Siccità, Nord-Ovest verso i 60 giorni senza pioggia

Manca neve sulle Alpi a acqua nei laghi. Secondo i metereologi resteremo a secco almeno fino a metà febbraio.

0
227

Le regioni del Nord stanno vivendo una condizioni di siccità che potrebbe perdurare almeno fino a metà febbraio – avvertono i meteorologi di Meteo Expert. Alcune regioni di Nord-Ovest è da quasi 60 giorni che non ricevono alcuna pioggia e, nonostante l’arrivo di perturbazioni, le regioni del Nord non vedranno pioggia probabilmente ancora per alcune settimane. La siccità sta colpendo gran parte del Nord, ma soprattutto le regioni di Nord-Ovest, che a causa della barriera dell’arco alpino, sono state spesso saltate dagli impulsi perturbati che invece hanno raggiunto il Centro-Sud. Sul Piemonte centro-occidentale e Torino la pioggia manca da quasi 60 giorni (l’ultima pioggia rilevante risale al periodo 8-10 dicembre), mentre per la Lombardia e Milano l’ultima pioggia risale un mese fa (5 gennaio).

Tra dicembre 2021 e gennaio 2022 è caduta molto meno pioggia del normale, specie al Nord-Ovest. A Milano Linate sono caduti appena 47 mm tra dicembre 2021 e gennaio 2022, a Milano Malpensa addirittura solo 17 mm. Si tratta di quantitativi molto inferiori alla norma: per Linate parliamo di un -47% di pioggia rispetto alle medie del periodo dicembre-gennaio; per Malpensa si tratta di un -86%. A Bergamo sono caduti 32 mm di pioggia negli ultimi 2 mesi: complessivamente è mancato all’appello il 67,6% della pioggia. A Brescia sono caduti 39,8 mm tra dicembre e gennaio, -65% rispetto alla norma.

Nord Italia a secco: manca neve sulle Alpi e acqua in fiumi e laghi

Il risultato di questa assenza di precipitazioni, piovose e nevose sulle Alpi, si traduce in una grave carenza idrica dei fiumi e dei laghi. Sulle Alpi manca la neve: l’innevamento quest’anno è infatti molto scarso, soprattutto nella parte lombarda e piemontese, dove è pari a -57.6% (dato Anbi). Il Po è in secca come in estate: analizzando i dati raccolti dalle centraline dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po, è possibile osservare un constante calo del livello del fiume a partire da fine novembre, con un paio di eccezioni (tra il 25-26 dicembre e tra il 6-7 gennaio). I livelli dei grandi laghi, ad eccezione del lago di Garda, sono calati drasticamente: il Lago Maggiore ha uno riempimento del 23%, il Lago di Como del 18,2%, il Lago d’Iseo del 15,7%. In queste condizioni, la vegetazione è sempre più a rischio incendi, inasprito negli ultimi giorni dall’arrivo di forti venti da nord con l’innesco dell’effetto di foehn.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.