Maturità e stage, blitz studentesco al provveditorato di Milano

Azione dimostrativa del Coordinamento dei Collettivi milanesi nella giornata nazionale di mobilitazione contro la nuova Maturità e lo sfruttamento degli stage.

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Alcune decine di studenti dei Collettivi milanesi hanno effettuato un blitz al Provveditorato agli Studi della Lombardia, oggi pomeriggio, occupando temporaneamente alcuni spazi. La polizia è poi intervenuta per allontanarli e da ambo le parti non sono state segnalate particolari tensioni. “Noi studentesse e studenti abbiamo occupato la sede milanese del provveditorato all’istruzione contro l’Alternanza Scuola – Lavoro, ora PCTO, sistema di sfruttamento che toglie ore alla formazione”, srotolando, in un cortile interno del complesso, situato in via Soderini, striscioni con su scritto: Questo modello scolastico ci uccide”.

Giorgio dei Collettivi milanesi spiega le ragioni della protesta.

L’iniziativa si inquadra nell’odierna giornata nazionale di mobilitazione degli studenti contro la nuova Maturità e in protesta per la morte di Lorenzo Parelli, schiacciato da una trave mentre stava facendo uno stage in azienda a Udine La questura di Milano, sul posto con agenti in tenuta da ordine pubblico e con la Digos, sta identificando alcuni dei partecipanti per poi inviare le segnalazioni in Procura. I ragazzi rischiano una denuncia per danneggiamento e invasione di edificio pubblico. “La mancanza di cura e attenzione verso la scuola, come dimostrato dal silenzio istituzionale dopo la morte di Lorenzo – scrivono sul web i Collettivi Studenteschi – è stato il reinserimento della seconda prova di maturità, dopo due anni di scuola a singhiozzo, che alimenta un sistema scolastico basato unicamente sulla valutazione e non sull’apprendimento. Vogliamo formazione, non competere a chi ha il voto più alto o essere sfruttati lavorando gratis per aumentare il profitto di aziende private. La morte di Lorenzo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di un sistema scolastico già distrutto”. La polizia ha confermato che durante l’azione al provveditorato, l’imbrattamento ha riguardato l’AFOL (ovvero l’agenzia per la formazione e l’orientamento al lavoro) metropolitana, che si trova nello stesso stabile. I manifestanti hanno sporcato le vetrine con la traccia delle mani impregnate di vernice rossa, un chiaro rimando alla morte di Lorenzo.

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