Vaccini: Ema, prove insufficienti sull’utilità della quarta dose

Lo ha detto il capo della strategia vaccinale dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco, Marco Cavaleri.

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“Al momento ci sono prove insufficienti da parte dei trial clinci o dal mondo reale a supporto di una raccomandazione sulla popolazione generale” per un secondo booster, ovvero una quarta dose di vaccino contro il covid. Lo ha detto il capo della strategia vaccinale dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, Marco Cavaleri, rinnovando comunque l’invito a proseguire le campagne di vaccinazione, inclusa la terza dose di richiamo, contro il virus. L’esperto ha aggiunto che la sub variante omicron è diffusa in molti Paesi. “Abbiamo visto emergere altre sub varianti di omicron come la cosiddetta ‘BA2′ che si sta diffondendo in molti Paesi. E’ troppo presto per dire quanto questa variante differisca da omicron in termini di trasmissibilità e in termini di evasione immunitaria” ma “resta una forma strettamente collegata a omicron”. L’Ema intanto sta valutando l’estensione della dose ‘booster’ con il vaccino Moderna contro il covid agli adolescenti di 16 e 17 anni e si attende di ricevere a breve una simile richiesta per la dose ‘booster’ nella fascia di età tra i 12 e i 15 anni. “Esamineremo queste domande in modo accelerato” ha detto Marco Cavaleri. Al momento in Italia per questa fascia d’eta’ si utilizza solo il vaccino Pfizer per il booster: l’Aifa lo scorso 5 gennaio aveva dato l’autorizzazione alla dose booster per la fascia 12-15 anni dopo averlo già autorizzato per i ragazzi di 16-17 anni.

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