Su Instagram il coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano spiega la sua rabbia per la morte di Lorenzo Parelli, vittima di un incidente sul lavoro mentre stava facendo una stage, e fissa l’ appuntamento agli studenti per un’assemblea dei collettivi di Milano e provincia il 2 febbraio alle 15:30 al centro sociale Cantiere. “Una settimana fa – hanno scritto in un post – un nostro coetaneo, un* studente come noi, è andato a scuola e non è più tornato. O meglio, doveva andare a scuola ma è morto sul lavoro. Che cosa ci faceva uno studente al lavoro se doveva essere a scuola? Chiedetelo a Renzi e a tutti gli autori e le autrici della buona scuola, a chi ha drasticamente tagliato i fondi all’istruzione, ha ultraprecarizzato gli insegnanti e tutto il personale scolastico, dequalificato i programmi, trasformato i presidi in manager e le scuole in aziende. E così Lorenzo è finito a lavorare (gratis!), come tutt* quanti noi. Solo che lui ci è morto”. “Siamo scesi in piazza, nel silenzio della politica di fronte a un fatto così grave. Diciamo che siamo tutt* Lorenzo e che la scuola va cambiata, a partire dal fermare l’alternanza scuola lavoro. E per tutta risposta ci hanno caricato, ovunque, a Milano a Roma a Napoli a Torino…”. “Capite perché siamo incazzati?”.
Studenti in piazza per Lorenzo: “Lui morto, noi caricati”
"La scuola va cambiata, a partire dal fermare l'alternanza scuola lavoro. E per tutta risposta ci hanno caricato, ovunque, a Milano a Roma a Napoli a Torino...". Lo dicono i collettivi studenteschi dopo le manifestazioni in ricordo di Lorenzo, morto durante uno stage.