In piazza per Lorenzo, il ragazzo morto a 18 anni nell’ultimo giorno di stage

"Questa non è scuola, non è lavoro. Vogliamo sicurezza e diritti, stop agli stage che insegnano la precarietà". Mobilitazioni in tutta Italia degli studenti. A Milano manifestazione in piazza Missori.

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“Questa non è scuola, non è lavoro. Vogliamo sicurezza e diritti, stop agli stage che insegnano la precarietà”. E’ il messaggio della Rete degli studenti medi e dei Collettivi studenteschi che oggi si mobilitano, a una settimana dalla morte di Lorenzo Parelli, avvenuta durante uno stage formativo a Udine. La manifestazione è partitia da Udine, dove alle 9 in Piazza Primo Maggio si sono radunati studenti e studentesse per ricordare Lorenzo e “lanciare un segnale affinché Ministero e Governo diano risposte”, come riporta un comunicato. Azioni e flash mob per tutta la mattinata davanti le scuole di tutta Italia.

La giornata di agitazione è proseguita con presidi organizzati in diverse città, tra le quali Milano, dove gli studenti si sono ritrovati in piazza Missori. “Lorenzo ha perso la vita durante una attività che il Ministero dell’Istruzione considerava formativa – dice la Rete degli Studenti Medi – non vogliamo che la sua morte passi in secondo piano, non vogliamo un’istruzione che ci insegni che il lavoro è morte e precarietà”. Secondo la Rete, “da Ministero e Governo non è stato detto nulla sulla morte di Lorenzo. Fare finta di nulla o trattarla come un tragico incidente non è utile a nessuno. Le indagini proseguiranno, ma è evidente che un problema ci sia e sia profondo.”

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