“La Sanità lombarda è impegnata in questo momento nel triplice obiettivo di sostenere i numeri ragguardevoli delle vaccinazioni, più di 100mila al giorno, di curare i pazienti Covid che in numero crescente stanno affluendo negli ospedali lombardi, +42% dal primo dicembre, e di recuperare le prestazioni ambulatoriali e chirurgiche che si sono fisiologicamente ridotte a causa della pandemia”: lo afferma l’assessore al Welfare, Letizia Moratti. “L’attività chirurgica oncologica è sempre stata garantita anche nelle fasi più acute della pandemia – prosegue Moratti -. Purtroppo l’attività non oncologica è stata parzialmente sospesa in Lombardia e in tutto il paese durante i picchi pandemici dell’anno scorso e di quest’anno, garantendo solamente la cura per le urgenze”.
“Le sale operatorie, durante questi periodi sono state convertite in stanze di degenza di terapia intensiva/sub intensiva per aumentare la disponibilità dei posti letto per pazienti Covid”. “In pratica non si sono potuti fare tutti gli interventi normalmente programmati e questo ha comportato che numerose persone non hanno avuto la possibilità di essere curate” ha sottolineato l’assessore. “Per questo è stato chiesto alle direzioni generali di garantire l’erogazione di un volume di prestazioni pari al 105% del 2019 e tutte le aziende hanno intensificato la loro attività chirurgica e ambulatoriale per raggiungere l’obiettivo entro fine anno e lo stanno facendo. È un equilibrio difficile, che necessita di uno sguardo d’insieme, un costante monitoraggio del quadro epidemiologico, un’organizzazione flessibile e capace di intervenire rapidamente. Di settimana in settimana, o meglio di giorno in giorno, le risorse vengono reindirizzate in base alle necessità e sulla base delle evidenze scientifiche che emergono e dei dati costantemente raccolti”.