Milano, ora anche i vigili ‘no vax’

Il sindacato Sulpl, che rappresenta circa 350 agenti della Polizia Locale, diffida il Comune mettendo nero su bianco che lo riterrà responsabile, insieme allo Stato, di "eventuali danni derivanti dall'inoculazione del vaccino anti Covid 19".

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Alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per gli appartenenti alle forze dell’ordine, scrivono una lettera agli iscritti che critica Il Green pass ed è scettica sull’efficacia del vaccino anti Covid. A scriverla sono stati la delegata Rsu Grazia Ingrao e il segretario Daniele Vincini del sindacato autonomo della Polizia locale di Milano, il Sulpl, che rappresenta circa 350 vigili su 2800 e non è firmatario del contratto degli enti locali. “Il Green pass di fatto ha reso ogni posto di lavoro meno sicuro. Uno screening di massa costante e continuo avrebbe dato esiti migliori, come già detto e richiesto più volte – si legge nella lettera -“. In allegato i vigili che aderiscono al sindacato hanno anche ricevuto un modulo da inviare al datore di lavoro, dove si legge che “con la presente si comunica che, oltre allo Stato promulgatore della legge sull’obbligo vaccinale per gli appartenenti alla Polizia locale, codesta amministrazione sarà ritenuta direttamente responsabile di eventuali danni derivanti dall’inoculazione del vaccino anti Covid 19”. I sindacalisti hanno poi annunciato di essere al lavoro “su un eventuale sostentamento per coloro che non si sentono di farsi strappare il consenso o che non si fidano dello Stato per un eventuale aiuto, in caso di eventi avversi, del quale attendiamo con speranza delle novità a breve”.

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