Incatenati ai cancelli della DHL di Orio al Serio contro “taglio allo stipendio e trasferimento a Brescia”

La protesta è scattata questa mattina alle 6.00 dopo che l'azienda, che aveva promesso un nuovo tavolo di confronto in Prefettura, "non si è fatta viva". "Siamo pronti ad andare avanti tutto il tempo necessario".

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Riprende la lotta dei lavoratori della DHL di Orio al Serio con un’azione eclatante: dalle 6:00  è ripreso lo sciopero dopo la tregua di sabato e lunedì. La DHL aveva promesso un tavolo di confronto in Prefettura, ma “non si è fatta viva- scrive il sindacato Adl Cobas –  disattendendo alle proprie promesse e ai propri impegni”. “Lo sciopero si è trasformato in un’azione senza precedenti – si legge sempre nella nota – i lavoratori si sono incatenati per contestare la riorganizzazione della DHL che prevede il taglio delle ore e dello stipendio e lo spostamento delle attività a Brescia senza predisporre alcuna navetta”.
“Condizioni inaccettabili per un’azienda che vede il fatturato in crescita. Secondo il portavoce di ADL Cobas, Riccardo Germani, presente alla manifestazione, i lavoratori sono pronti a rimanere incatenati tutto il tempo necessario e se non verrà trovato un accordo condiviso la lotta verrà allargata anche ad altri hub. Infatti ADl Cobas ha dichiarato sciopero anche all’HUB di Brescia per trovare una soluzione condivisa che ridia dignità a  tutti i lavoratori e le lavoratrici. Soprattutto queste ultime, con il taglio delle ore e lo spostamento a Brescia, si troveranno costrette a licenziarsi o lavorare per 300 euro al mese”. “Qua stiamo e qua restiamo – dicono i lavoratori – Abbiamo cibo e bevande calde e se sarà necessario siamo pronti a rimanere fino a Natale in sciopero”. E invitano lavoratrici, lavoratori e la cittadinanza solidale a sostenere questa lotta anche passando per condividere un pasto caldo fuori dai cancelli. Il sindacato Adl Cobas contesta anche Cgil Cisl e Uil che hanno firmato – accusano – un accordo fortemente penalizzante per i lavoratori.

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