Si chiama Bleona Tafallari la 19enne, nata in Kosovo ma domiciliata a Milano, arrestata oggi in seguito a una indagine coordinata dal responsabile dell’Antiterrorismo milanese, Alberto Nobili, e dal pm Leonardo Lesti e condotta dalla polizia. Come si legge nell’ordinanza firmata dal gip Carlo Ottone De Marchi, la giovane accusata di terrorismo internazionale partecipava all’organizzazione chiamata ‘Leoni dei Balcani’, che fa parte della più ampia associazione terroristica Stato Islamico. Usava anche il nickname di “Al Muhajirah” ovvero la sposa pellegrina. Dal cellulare della giovane è emersa anche la sua attività di raccolta fondi per finanziare la fuga delle “sorelle”, ossia le mogli dei combattenti dell’Isis, dal campo di prigionia curdo a Raqqa – in particolare è stata rintracciata una chat con una donna in cui tra il 31 agosto e il 3 settembre scorsi, si parla di denaro per ‘evadere’ – e poi “contatti” con il capo di una cellula dell’Isis in Kosovo e con i famigliari di condannati in Italia per terrorismo internazionale. Altri contatti erano “con persone che esaltano le figure di Osama Bin Laden e di altri sceicchi sunniti, invitano all’uccisione dei kuffar (infedeli), diffondono video propagandistici di Daesh, affrontano questioni religiose secondo i canoni dell’integralismo più massimalista”. Nel telefonino custodiva pure i proclami dell’emiro successore di Al Baghdadi e una registrazione audio in cui lei stessa intona un anasheed, un canto islamico che dimostra la sua militanza e la propria disponibilità a farsi martire. Infine tra gli altri elementi ritenuti “preoccupanti” c’è la diffusione “in tempo reale di informazioni circa i recenti attentati terroristici” come la decapitazione del professore Samuel Paty avvenuta poco più di un anno fa in Francia.
Terrorismo, nel cellulare della 19enne foto di esecuzioni
Si chiama Bleona Tafallari la 19enne, nata in Kosovo ma domiciliata a Milano, arrestata oggi per terrorismo internazionale.