Minacce di morte con lapide al sindaco di Cinisello Balsamo

"In questi anni non è la prima volta che ricevo un atto di violenza di questo genere, risultato dell’istigazione all’odio fomentato anche attraverso i social".

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Al sindaco di Cinisello Balsamo (Milano), Giacomo Ghilardi (Lega), è arrivata una lapide con minacce di morte. O meglio, la lapide con scritto ‘sindaco ammazzati’ è stata ritrovata accanto a una pista ciclabile. Lo ha spiegato lui stesso su Facebook annunciando di aver fatto denuncia e allegando la foto del “cartello con minacce, con tanto di disegno di impiccagione, con alcuni simboli piuttosto pesanti riconducibili a periodi bui della storia del nostro Paese e, infine, con un ‘italiano’ ricco di errori”. Il sindaco più volte ha domandato lo sgombero degli abusivi dalle case popolari dell’Aler. “In questi anni – ha scritto Ghilardi – non è la prima volta che ricevo un atto di violenza di questo genere, risultato dell’istigazione all’odio fomentato anche attraverso i social. Vado avanti a testa alta, non intimorito da alcunché e da nessuno, perché forte degli unici scopi che animano il mio operare: la legalità e il bene di Cinisello Balsamo e dei miei concittadini”. “Questo fatto – secondo la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani e il responsabile di Cinisello Alberto Galli – testimonia, ancora una volta, che il clima di intolleranza che si sta diffondendo è pericoloso per la tenuta delle istituzioni democratiche”. “La politica tutta ha il dovere e la responsabilità di abbassare i toni. Nessuno spazio per la violenza” hanno aggiunto esprimendo la loro solidarietà al sindaco. Solidarietà espressa anche dal gruppo del partito democratico al Consiglio regionale.

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