No green pass, denunce e fogli di via. Insulti al corteo e secchiate d’acqua dalle finestre

Insulti da finestre e balconi ai manifestanti che hanno semiparalizzato Milano per il 16esimo sabato di fila. E anche una secchiata d'acqua. Undici denunciati, compresi gli aggressori del giornalista di Fanpage, e oltre un centinaio di persone identificate.

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Nel corso della manifestazione “no green pass” che si è svolta ieri a Milano, la Polizia ha identificato 115 persone e ne ha accompagnate 11 in Questura; 11 i manifestanti denunciati al momento. La manifestazione, ai cui promotori il Questore Petronzi aveva prescritto un orario e un percorso specifici, è stata sin da subito caratterizzata da insulti e spintoni
verso operatori dei media. Verso le ore 17, in piazza Fontana, i due responsabili dell’aggressione verbale e degli spintoni a un giornalista di Fanpage (VIDEO) sono stati identificati dagli agenti della Polizia che, dopo averli accompagnati in Questura, li hanno denunciati. Due episodi analoghi, ai danni dello stesso giornalista, si sono verificati più tardi in corso di Porta Romana e in corso XXII Marzo.

Delle 11 persone accompagnate in Questura, 2 sorelle di 47 e 54 anni sono state denunciate per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e
violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate.
Un 21enne sardo è stato denunciato per il porto di un coltellino e per danneggiamento aggravato dopo aver imbrattato un veicolo della Polizia di Stato; due 23enni gemelli, ritenuti responsabili dell’aggressione verbale a un giornalista, per il porto di un coltello e resistenza a pubblico ufficiale l’uno e per violenza privata l’altro; un 29enne per manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata e accensione pericolosa (di un fumogeno); un 39enne per
manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata nei confronti di un giornalista; un 49enne per manifestazione non preavvisata,
interruzione di pubblico servizio, violenza privata, oltraggio a pubblico ufficiale e istigazione a disobbedire alle leggi; tre uomini, infine – un 24enne bergamasco,  un 26enne e un 34enne lecchesi – per manifestazione non preavvisata, istigazione a disobbedire alle leggi, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. Nei confronti di questi due ultimi cittadini lecchesi, il Questore di Milano ha emesso il Foglio di Via Obbligatorio dal comune di Milano per la durata di un anno. Il corteo, in avvio composto da oltre 4mila persone, ha inizialmente seguito il percorso prescritto e, giunto in corso di Porta Romana, si è diviso in due prima di ricompattarsi in serata in corso XXII Marzo; mentre circa 700 persone proseguivano regolarmente lungo le strade indicate nel provvedimento questorile, oltre 3mila persone hanno vagato lungo le vie della zona Crocetta e Beatrice d’Este con il deliberato scopo di creare confusione e bloccare il traffico. Numerosi gli episodi, registrati in quel momento, di reazioni verbali da parte di automobilisti adirati per la violenza del blocco della circolazione subita. Tra i cittadini esasperati che, dalle proprie abitazioni urlavano insulti ai manifestanti, pure una signora che, dal balcone di casa, ha lanciato sui manifestanti un secchio d’acqua.

Una volta che i reparti inquadrati della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con in prezioso contributo della Polizia Locale, hanno ricompattato il gruppo che, dopo aver percorso poche decine di metri in corso XXII Marzo, ha deciso di contravvenire in toto alle prescrizioni del Questore
abbandonando il percorso indicato e alle ore 21, in via Anfossi, non è stato più permesso il movimento disordinato dei manifestanti che sono stati fatti defluire da via Sciesa solo dopo essere stati identificati: alcuni di loro hanno contattato il numero unico di emergenza 112 per chiedere soccorso alle forze dell’ordine per
“sequestro di persona”. Oltre alle 21 persone identificate a inizio manifestazione in piazza Fontana e alla cittadina identificata in viale Beatrice d’Este, lungo un percorso che non corrisponde a quello prescritto dal Questore, sono 93 le persone che la Polizia di Stato ha identificato in via Sciesa e la cui posizione è al vagli dell’Autorità Giudiziaria. Al netto del mancato rispetto di buona parte del percorso, il dispositivo della Questura è riuscito a preservare le arterie più importanti sotto il profilo delle attività commerciali che rientravano appunto tra gli obiettivi dei manifestanti.

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