No green pass, presidio antifascista alla Camera del Lavoro

Circa duecento persone davanti alla Cgil di corso di Porta Vittoria dopo che gli ultimi cortei del sabato, presenti anche organizzazioni di estrema destra, hanno tentato di raggiungere la sede del sindacato.

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Circa duecento persone si sono riunite questo pomeriggio davanti alla Camera del Lavoro per rispondere con un “presidio antifascista” ai cortei dei No green pass che negli ultimi due appuntamenti hanno preso di mira proprio la Cgil tentando di raggiungere la sede di corso di Porta Vittoria. “I motivi per cui siamo qui e per cui abbiamo convocato un presidio sono alti, quelli della difesa della democrazia. Non siamo contro chi manifesta per delle legittime ragioni ma bisogna manifestare secondo le regole, concordare i percorsi ed emarginare soprattutto le frange violente che già due volte hanno provato ad assaltare la sede della Cgil di Milano”, ha commentato Massimo Bonini, segretario della Cgil Milano. “Direi che le minacce al sindaco ne sono la prova, c’è un problema sicuramente di questa epoca e i toni che si stanno vedendo sono fuori dalle righe e quindi tutti noi come società civile dobbiamo preoccuparci e stare all’erta rispetto a quello che può succedere”, ha concluso. Presente al presidio anche il presidente di Anpi Roberto Cenati. “I fatti che si sono verificati nei cortei no vax di tentativi di assalto alla Camera del Lavoro sono gravissimi. Come gravissime sono state le minacce indirizzate al sindaco Sala nei confronti del quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà. La Camera del Lavoro è un presidio di democrazia e libertà, va difesa e tutelata. Gli attacchi alla Camera del Lavoro ci riportano indietro negli anni e ricordano il ventennio fascista. Sono un attacco alla democrazia e al mondo del lavoro che va respinto con grande fermezza. Per questo siamo qua”, ha commentato Cenati che rispetto agli slogan sulla resistenza che spesso vengono utilizzati durante i cortei dei No green pass ha aggiunto: “È una cosa veramente inaccettabile. La Resistenza italiana non ha nulla a che fare con chi rifiuta i vaccini e chi rifiuta il green pass. I valori della Resistenza sono valori per cui tanti giovani e donne hanno dato la propria vita e non hanno nulla a che vedere con questi che sfilano per le vie di Milano, attaccano le forze dell’ordine, e che hanno come obiettivo l’assalto alla Camera del Lavoro o obiettivi sensibili”. “Un altro elemento preoccupante è che il punto di ritrovo della manifestazioni è piazza Fontana, luogo simbolico per la resistenza, dove c’è la lapide che ricorda le vittime dell’attacco di ordine nuovo. Riteniamo inaccettabile che questo luogo di memoria venga infangato dalla presenza dei neofascisti di Do.ra e dell’ex brigatista che ha partecipato al corteo sabato scorso”. Ha preso parte alla manifestazione anche il capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino Carlo Monguzzi.

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