Da un lato rigenerare l’area un tempo occupata dallo stabilimento Innocenti a partire dall’insediamento di una Grande Funzione Urbana, come previsto nel Piano di Governo del Territorio; dall’altro garantire una sede adeguata alle esigenze di una delle istituzioni culturali più importanti di Milano e dell’intero Paese. Il futuro del quartiere Rubattino parte oggi, con l’avvio del Concorso internazionale di Progettazione “Magnifica Fabbrica” per la creazione dei nuovi laboratori e depositi del Teatro alla Scala e l’ampliamento del Parco della Lambretta.
La presentazione è avvenuta oggi in Sala Alessi a Palazzo Marino alla presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, del Sovrintendente del Teatro alla Scala, Dominique Meyer, e degli assessori Tommaso Sacchi (Cultura) e Giancarlo Tancredi (Rigenerazione urbana).
“Si tratta del primo grande tassello di una riqualificazione ancora più estesa – ha dichiarato il sindaco Sala –, che prevede altre funzioni di interesse pubblico e funzioni urbane connesse, in un disegno complessivo unitario e sostenibile che vuole dare una nuova centralità ai quartieri-snodo tra il centro storico e la città metropolitana. In particolare, il trasferimento in zona Rubattino dei laboratori e dei depositi del Teatro alla Scala creerà un centro culturale e creativo sempre attivo, legato a doppio filo all’attività del Teatro. La sostenibilità del progetto riguarderà non solo la scelta di soluzioni innovative a tutela dell’ambiente, ma anche l’ampliamento del Parco della Lambretta, polmone verde del quartiere”. “Il progetto sull’area Rubattino – ha spiegato il Sovrintendente Meyer – si inserisce in due prospettive strategiche per la Scala. La prima è il completamento di un riassetto complessivo degli immobili iniziato con la ristrutturazione del Teatro dal 2001 e che prosegue con la costruzione del nuovo edificio progettato dall’architetto Botta che riunirà gli uffici e ospiterà la nuova sala prove per l’orchestra. La ‘Magnifica fabbrica’ porterà grandi vantaggi organizzativi che saranno anche vantaggi ecologici, che sono e saranno sempre più importanti. La seconda prospettiva è l’interazione con la città. La Scala non è solo un simbolo di Milano ma anche un’istituzione che vive del contatto con i cittadini. Lo abbiamo visto con l’entusiasmo del pubblico in queste prime serate a piena capienza, lo dimostrano il successo di iniziative come La Scala in Città e la Prima Diffusa, che giunge alla decima edizione. Uscire dalle mura, dialogare con i quartieri, animare nuovi spazi sono sfide cruciali per la Scala dei prossimi anni”.
Obiettivo del Comune di Milano, d’intesa con la Fondazione Teatro alla Scala, è creare un nuovo polo culturale, artistico e produttivo attivo 24 ore al giorno, sette giorni su sette. La nuova sede, che raggrupperà quelle oggi dislocate in diverse parti della città, dovrà comprendere sia spazi parzialmente aperti al pubblico dedicati allo svolgimento di attività di carattere creativo e culturale (sale prove, eventi e laboratori) sia aree destinate al deposito dei materiali scenici. La progettazione dovrà avere un approccio orientato alla sostenibilità ambientale, puntando su soluzioni innovative e resilienti rispetto ai cambiamenti climatici. Il nuovo complesso potrà essere articolato su più piani fuori terra; data la vicinanza all’aeroporto di Milano-Linate dovrà essere rispettato il limite sulle altezze degli edifici.
Parallelamente dovrà essere presentato un piano per l’ampliamento del Parco della Lambretta, che raddoppierà così la sua estensione, prevedendo la valorizzazione del fiume Lambro, la tutela e l’incremento della biodiversità, il rafforzamento delle connessioni ecologiche. La progettazione del parco dovrà inoltre prevedere il recupero, anche parziale, del “Palazzo di Cristallo”, le cui due testate sono state dichiarate di interesse culturale, quale testimonianza di archeologia industriale; l’edificio dovrà essere completamente integrato con la parte vegetazionale del nuovo parco, contenendo le superfici pavimentate esclusivamente per eventuali percorsi e aree attrezzate. Il nuovo polmone verde del Rubattino dovrà diventare un punto di riferimento per il quartiere e potrà ospitare eventi di varia natura aperti alla città, in sinergia con i laboratori della Scala, come spettacoli e concerti.
Il Concorso “Magnifica Fabbrica” richiede lo sviluppo di due possibili scenari: nel primo si dovrà prevedere il mantenimento dell’attuale tracciato di via Marcinelle, mentre la seconda opzione dovrà contemplare un unico ambito non interrotto dalla strada. La progettazione dovrà naturalmente tenere conto anche dei costi economici previsti per l’intervento, stimati in 120 milioni di euro (di cui 98 per la parte relativa ai Laboratori e Depositi della Scala e 22 per l’ampliamento del parco della Lambretta) dettagliati nel bando.
La procedura di concorso, in due gradi in forma anonima, è avviata con la piattaforma telematica Concorrimi.it, sviluppata dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano insieme al Comune di Milano e all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano.
Il vincitore del Concorso riceverà un premio, di 270mila euro, che corrisponde alla elaborazione del progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE), mentre a ciascuno dei successivi sei concorrenti selezionati nella prima fase verrà corrisposto, a titolo di riconoscimento di partecipazione, un contributo di € 12.500.
Si prevede di concludere la prima fase entro gennaio 2022 e l’aggiudicazione finale entro maggio 2022.
Il Sovrintendente del Teatro alla Scala, Dominique Meyer.