Il caso A2A-AeB approda alla Camera

Interrogazione del M5S al Ministro Lamorgese sul mancato rispetto della decisione del Consiglio di Stato che ha bloccato la fusione tra le due società. "Perchè il Comune di Seregno non ha ancora adottato alcun provvedimento di attuazione della sentenza?"

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Il caso A2A-AeB approda alla Camera attraverso un’interrogazione del Movimento 5Stelle al Ministro dell’Interno. La vicenda è quella della fusione in A2A dell’azienda energetica brianzola AeB, poi bloccata dalla giustizia amministrativa con una sentenza del Consiglio di Stato dopo i ricorsi del consigliere comunale di Seregno, Tiziano Mariani, e del gruppo regionale M5S. Vicenda che è oggetto, inoltre, di un’inchiesta della Procura di Monza che vede indagati anche il sindaco di Seregno, Alberto Rossi e la presidente di AeB, Loredana Bracchitta. La sentenza del Consiglio di Stato blocca la fusione ma non è ancora stata eseguita tanto che i capigruppo dell’opposizione a Seregno hanno avuto, proprio ieri, un incontro con il Prefetto di Monza. Ma veniamo all’interrogazione. Un gruppo di deputati M5S investe ora direttamente il Ministero dell’interno. “In data 15 ottobre 2019 la A2A S.p.a. – si legge  nell’atto, primo firmatario l’on. Davide Tripiedi – presentava alla Ambiente Energia Brianza S.p.a. una manifestazione di interesse avente ad oggetto l’invito a uno studio congiunto per una possibile partnership tra A2A e AEB. Il percorso per la realizzazione del progetto di partnership territoriale si è concluso con la creazione di una nuova società di servizi pubblici. È stato infatti ufficialmente approvato, da parte dei consigli di amministrazione di Unareti S.p.a. (controllata al 100 per cento da A2A) e di AEB, il progetto di aggregazione. L’operazione veniva approvata con delibera del consiglio comunale di Seregno n. 17 del 20 aprile 2020; con diversi ricorsi depositati al Tar Lombardia dal consigliere regionale Marco Fumagalli, dal consigliere del comune di Seregno Tiziano Mariani e altre due ditte del settore, si impugnava la sopraindicata delibera, sottolineando che l’operazione societaria avrebbe dato luogo ad una cessione di quote di AEB (società pubblica) ad A2A (società quotata) senza aver preventivamente effettuato qualsiasi procedura ad evidenza pubblica. […] “Il Tar Lombardia, con decisione n. 414 del 2021, aveva accolto le doglianze dei ricorrenti e annullato la delibera del comune di Seregno. Il Consiglio di Stato, in sede di appello, con sentenza N. 6142/2021, pubblicata il 1° settembre 2021, ha poi confermato la nullità dell’operazione di aggregazione tra A2A e AEB, ritenendo che tale operazione richiedesse necessariamente l’espletamento di un procedimento ad evidenza pubblica; dalle ultime notizie di cronaca si apprende inoltre come risultino indagati presso la procura di Monza una decina di persone tra cui Alberto Rossi, sindaco del comune di Seregno (principale azionista di AEB) insieme all’assessore alle partecipate Giuseppe Borgonovo, al segretario comunale Alfredo Ricciardi, alla presidente di AEB Loredana Bracchitta e alcuni membri del consiglio di amministrazione, oltre ad alcuni dirigenti di A2A; sebbene il Consiglio di Stato abbia confermato l’annullamento della delibera del comune di Seregno con la quale veniva autorizzata l’integrazione tra i due gruppi violando le norme sopracitate, ad oggi il comune di Seregno non sembra aver ancora adottato alcun provvedimento di attuazione del dispositivo della sentenza”. Ed ecco la richiesta al Ministro Lamorgese: si domandase il Ministro interrogato abbia assunto informazioni in relazione ai fatti esposti in premessa e se intenda valutare se sussistano i presupposti per adottare le iniziative di competenza, ai sensi delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, considerate le criticità sopra rappresentate che interessano il comune di Seregno”. Tra i firmatari dell’interrogazione anche il deputato lombardo Stefano Buffagni e l’ex Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

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