Mezzi pubblici troppo insicuri, i sindacati: “Basta, ecco le nostre proposte”

In aumento le aggressioni al personale dei mezzi e delle ferrovie, le segreterie nazionali presentano una serie di richieste.

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Trasporti urbani e ferroviari troppo insicuri sia per chi ci lavora sia per chi li usa. A Milano come nelle altre grandi città. Un problema mai affrontato secondo le segreterie nazionali dei sindacati dei trasporti che hanno preparato un lungo elenco di richieste. “Ormai da anni assistiamo quotidianamente a intollerabili casi di aggressione, sia fisica che verbale, ai danni del personale della mobilità durante lo svolgimento del servizio – si legge nel documento –  e registriamo un aumento estremamente preoccupante di situazioni sempre più eclatanti e violente. Ciò dimostra che i mezzi pubblici – autobus, metropolitane e treni in particolare – e le stazioni, sono aree
minacciate da una condizione generale di malessere diffuso e da persone che vivono al limite della legalità, determinando un forte senso di insicurezza sia tra gli operatori del settore che tra utenti e cittadini: come se
l’operatore front line fosse considerato l’unico responsabile di qualsiasi eventuale difformità e/o disservizio del trasporto, tanto da diventare facile preda di una insoddisfazione generalizzata, che può trascendere in
violenza. La crisi pandemica ed il richiamo al rispetto delle previste misure di contenimento hanno determinato un significativo ed evidente incremento dei casi. Non è più rinviabile, pertanto, un intervento rapido ed efficace, che coinvolga tutti gli attori del sistema, per
combattere in modo incisivo tale insopportabile fenomeno, fino ad azzerarne gli effetti e le cause”. Tra le proposte l’aumento della sorveglianza (non solo con le forze dell’ordine ma anche con servizi di vigilanza aziendali) e della videosorveglianza, il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale al personale più a diretto contatto con il pubblico (per rendere più severe le pene in caso di aggressione) e l’isolamento generale delle cabine di guida dei conducenti del trasporto pubblico locale. Non solo. I sindacati chiedono anche un numero unico di emergenza per i lavoratori dei trasporti e l’adeguamento tecnologico di tutti i mezzi ai fini della sicurezza.

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