“L’obiettivo primario non dimentichiamocelo mai, ovvero, come prevede l’accordo di Parigi, “di tenere sotto l’1.5 gradi l’aumento della temperatura e quindi mitigare una roba che altrimenti diventa ingestibile, sia dal punto di vista climatico che dell’esistenza. Dopodiché nel fare questo c’è un’ulteriore sfida: bisogna farlo cercando di livellare le differenze e non lasciare nessuno indietro”. Lo ha detto il ministro alla transizione ecologica Roberto Cingolani a margine della conferenza stampa di presentazione degli eventi PreCOP26 e Youth4Climate Driving Ambition.
“È chiaro che non può essere un recovery elitario, anche perché il problema del clima è di tutti. Purtroppo c’è chi è più attrezzato per combatterlo e chi meno. Quindi nel momento in cui decidiamo di fare una battaglia comune, planetaria, contro il cambiamento climatico, ricordiamoci che c’è chi è più debole, che ha meno armi e che è meno predisposto, quindi bisogna pensare anche a delle misure che mitighino le differenze, oltre al cambiamento climatico”, ha concluso Cingolani. (MiaNews)