A2A-AeB, Mariani: “La sentenza deve essere rispettata”

Il capogruppo della lista NoiperSeregno chiede che la decisione del Consiglio di Stato che boccia la fusione tra le due aziende venga subito rispettata e applicata".

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Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che boccia la fusione tra A2A e l’azienda energetica di Seregno AeB, operazione promossa e approvata dal Comune della città brianzola, il capogruppo della lista NoiperSeregno, Tiziano Mariani, promotore del ricorso davanti alla giustizia amministrativa, chiede che la legge venga fatta rispettare. “La magistratura interviene quotidianamente per far rispettare le leggi della Repubblica Italiana su tante questioni, talvolta grandi casi, spesso piccole violazioni, ma sempre con la volontà di rendere giustizia – scrive Mariani in una nota – mi ricordo le parole pronunciate da un Procuratore in occasione di un dibattito pubblico a Seregno che disse che avrebbe vigilato attentamente sulla città. Ora mi aspetto che una Sentenza del Consiglio di Stato venga rispettata o, quanto meno, fatta rispettare dagli organi competenti. Ne va della certezza del diritto, ma anche del rispetto istituzionale che pubblici amministratori devono avere nei confronti delle sentenze della Magistratura. Ricordo infatti – prosegue Mariani – che continuare a non voler applicare la Sentenza del CdS, tra l’altro spendendo soldi dei cittadini contribuenti per ricorsi pervicaci tesi ormai a sostenere posizioni ampiamente indifendibili, porta alla reiterazione della violazione, che nel caso specifico è quella di non voler fare una semplice gara pubblica che risolverebbe ogni questione. È lecito domandarsi per quali interessi si insista invece nel riconoscere precise disposizioni sentenziate dalla Magistratura. Mi appello al Prefetto e al Ministro degli Interni affinché facciano la loro parte in questo momento che richiede chiarezza e per il quale le istituzioni sono chiamate a dimostrare credibilità.
Se è il caso, valutando la sospensione del Sindaco Rossi e la sua sostituzione con un Commissario ad acta che metta in esecuzione la Sentenza del CdS e ripristini la legalità nell’esclusivo interesse dei Cittadini. Nella patria del diritto, che affonda le proprie radici nella tradizione latina e che con l’illuminismo ha plasmato il diritto penale grazie a Beccaria, Verri e Manzoni, la frase che campeggia nelle aule di Tribunale “La legge è uguale per tutti”, non può rimanere lettera morta”, conclude il consigliere.

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