In Italia sono oltre 80 milioni le dosi di vaccino contri il covid somministrate, ancora oggi il problema è la fascia degli over 50 mentre stanno andando molto bene le adesioni tra i giovani. “C’è una grande adesione in tempi molto ristretti” alla campagna vaccinale “della fascia 20-29 anni che è quasi al 79% con la prima dose e al 65% per la doppia dose. Anche i ragazzi tra i 12-19 anni sono già al 62-63% con la prima dose. Rimangono alcune fasce di età sopra i 50 anni che crescono più lentamente, sono fasce d’età dove l’eventualità di avere complicanze se si contrae un’infezione è più elevata”, dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss. “L’età media dei casi scende tra i giovani, 37 anni”, osserva Brusaferro, evidenziando che il virus “colpisce un po’ tutte le età. E’ intorno a 60 anni (59 anni) l’età al ricovero, intorno a 63 anni quella del ricovero in terapia intensiva e piuttosto elevata quella del decesso”, prosegue Brusaferro. “In questo momento vediamo meno dosi giornaliere somministrate e questo è un po’ fisiologico”, perché “tutti quelli che volevano vaccinarsi sono corsi a farlo. Ora bisogna andare a pescare soprattutto nelle fasce dell’esitazione vaccinale. Sembra esserci invece una buona adesione tra i giovani”, sottolinea Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute.
Vaccini, in Italia oltre 80 milioni di dosi somministrate
Bene le adesioni tra i giovani mentre resta il problema degli ultracinquantenni.