Stop fusione A2A-AeB: “Il Sindaco di Seregno deve dimettersi”

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che mette la parola fine alla fusione tra le due società, la lista di opposizione 'Noi per Seregno' chiede il passo indietro del sindaco Rossi e degli altri protagonisti della vicenda.

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“La sentenza emessa dal Consiglio di Stato nella vicenda della fusione AEB-A2A segna la degna conclusione di una dura battaglia condotta in difesa del diritto e nell’esclusivo interesse della collettività della città di Seregno”.  Commenta così il consigliere comunale di Noi per Seregno, Tiziano Mariani, l’atteso pronunciamento del Consiglio di Stato che mette la parola fine al matrimonio tra le due società,  decisione destinata a fare scalpore. “Questo epilogo fa emergere in maniera vistosa la palese illegittimità di una operazione su beni della Pubblica Amministrazione più volte denunciata e pervicacemente portata avanti da numerosi rappresentati delle istituzioni locali di livello dirigenziale ed elettivo, come sindaci e consiglieri comunali, di concerto con una società quotata in Borsa – prosegue Mariani – l’assoluta gravità dei comportamenti e delle scelte poste in essere mette in luce oggi posizioni compromesse sotto il profilo politico e giuridico, che esigono quanto meno immediate dimissioni dalle cariche pubbliche ricoperte. Voglio auspicare che i protagonisti in negativo di questa storia, il Sindaco Alberto Rossi e i suoi amici,trovino la consapevolezza e abbiano la decenza di fare un passo indietro, dimettendosi, atto che finalmente andrebbe nella direzione della chiarezza e del rispetto della cosa pubblica e dei cittadini. In attesa che tutti gli aspetti amministrativi, civili sia da parte della Corte dei Conti,che penali dalle Procure della Repubblica dei fatti vengano approfonditamente valutati per mettere la parola fine a personaggi istituzionali che non rispettano le leggi, le sentenze della Repubblica Italiana”.

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