Il Festival della Letteratura di Milano propone anche quest’anno un evento per non dimenticare quello che è ormai diventato l’altro 11 settembre, quello del 1973, quando con un colpo di stato si spense il primo grande sogno dell’America Latina. È il colpo di stato organizzato dal generale Augusto Pinochet. Il presidente Salvador Allende (foto), secondo la versione ufficiale, morì suicida nelle drammatiche circostanze del momento, con l’aviazione che bombardava il palazzo della Moneda. Ma sono in molti a sostenere che furono gli stessi militari a ucciderlo.
“Erano tre anni che il governo di Unità Popolare aveva vinto le elezioni in Cile. Tre anni in cui il sogno sembrava alla portata di tutti quanti: Costruire una società nella quale tutti potessero usufruire del frutto del proprio lavoro, e delle ricchezze del proprio paese. Erano passati tre anni da quanto le strade si erano riempite dai sorrisi di coloro che non avevano mai avuto accesso alla speranza. C’era finalmente il latte e la scuola per i figli, le terre incolte erano state distribuite ai contadini senza terra, le miniere di rame e di carbone e le principali industrie erano diventate proprietà dello stato, cioè di tutti quanti. Per la prima volta nella loro vita molte persone conoscevano il valore della parola dignità. Ma non sapevamo quanto tutto ciò fosse pericoloso. Il segretario di stato degli Stati Uniti, Henry Kissinger, dichiarò: “Non vedo come si possa stare fermi a guardare mentre un paese cade nelle mani dei comunisti grazie all’irresponsabilità del suo stesso popolo”. Le scelte democratiche di quel popolo, i suoi voti, non contavano per il governo della “Più grande democrazia occidentale.”
Con Susanna Colorni (canto) e Massimo Latronico (chitarra)
Racconto e cura di Milton Fernández
SABATO 11 settembre 2021
Giardino condiviso di via Scaldasole – Via Scaldasole 10/12 – Milano
DALLE ORE 19.30
Evento gratuito.