Moratti, Lombardia avanti sui vaccini

L'appello della vicepresidente Moratti: "Chi non ha ancora prenotato, lo faccia: oggi trova posto in 2/3 giorni"

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“Tutte le regioni italiane sono al momento valutate con uno stato di rischio basso e categorizzate in zona bianca, anche in virtù del fatto che c’è stato un cambio della modalità di valutazione degli indicatori. La sola incidenza sopra la soglia di 50/100.000 non è più sufficiente. La valutazione della scorsa settimana emersa dalla cabina di regia evidenzia come la Lombardia, anche con i parametri precedenti che prendevano in considerazione l’incidenza, non avrebbe cambiato colore a differenza di altre 11 regioni italiane”. Così l’assessore al welfare Letizia Moratti in un post. “Tra i diversi fattori che concorrono a questo risultato sicuramente ci sono anche i dati della campagna vaccinale. L’adesione della popolazione lombarda con più di 12 anni è arrivata all’83% con una copertura con prima dose tra gli aderenti del 94,6% e con vaccinazione completa dell’84%. Su circa 9 milioni di lombardi over 12, in 7.468.048 hanno detto sì al vaccino, 7.065.639 hanno ricevuto almeno una prima dose, di questi 6.269.086 hanno completato il ciclo vaccinale.
La Lombardia – prosegue Moratti – è prima tra le regioni italiane nelle dosi somministrate e in tutti gli indicatori sulle vaccinazioni e i suoi numeri sono paragonabili a quelli delle nazioni che sono più avanti nella vaccinazione della propria popolazione. Per garantire la piena copertura vaccinale è però necessario che sempre più cittadini, tra il milione e mezzo di lombardi che non si sono ancora vaccinati e nemmeno prenotati, aderiscano alla campagna vaccinale. I giovani per poter a settembre ripartire con la didattica in presenza a scuola e in università, ma anche i cittadini con più di 50 anni che sono i più esposti all’aggressività del virus. Le dosi di vaccino ci sono per tutti e chi si prenota oggi trova posto in 2/3 giorni al massimo. Aderiamo alla campagna vaccinale di Regione Lombardia, sfruttiamo a pieno l’opportunità che ci viene offerta dalla vaccinazione, per proteggere noi stessi, i nostri cari, le persone fragili e chi non si può vaccinare e per tornare a respirare una vita più normale”. (MiaNews)

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