Nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 agosto la Sala operativa della Protezione civile regionale ha registrato vari episodi di allerta e criticità in diversi territori lombardi rimasti colpiti da intensi fenomeni temporaleschi, specie nelle zone di Lecco, Como e Bergamo. Questa mattina, nel Comasco, le zone di lungo lago, tra piazza Matteotti e viale Cavallotti, sono state chiuse a causa dell’esondazione del lago e dei detriti riversati sul manto stradale. Nel Comune di Dervio, nel Lecchese, sono state evacuate un centinaio di persone da un campeggio a scopo preventivo a causa di una parziale esondazione del torrente Varrone (rientrate poi nella notte). La Provincia di Lecco informa che, in seguito all’esondazione del reticolo minore a Dorio segnalata nella serata di ieri, nessuna persona è stata evacuata. A Milano, nel corso della notte si è registrata una limitata esondazione del Fiume Seveso ed un significativo aumento delle portate del fiume Lambro, mentre in provincia di Bergamo il fiume Brembo è sorvegliato a vista a causa delle abbondanti piogge che hanno fatto salire il livello. Gli allagamenti delle intense precipitazioni nel Comune di Albate, in provincia di Como, hanno inoltre portato all’interruzione temporanea della linea ferroviaria Milano – Chiasso. Nella serata di ieri sono stati segnalati allagamenti nei comuni limitrofi (Como, Montano Lucino, Bulgarograsso, Lurate Caccivio, Villa Guardia, Appiano Gentile). Una grossa frana si è abbattuta stamane su una strada provinciale a Maccagno con Pino e Veddasca, frazione Orascio, provincia di Varese. Seicento metri cubi di roccia sono rovinati sulla strada che sale alla frazione, isolandola. Non si registrano feriti.
“Il mio primo pensiero – ha affermato l’assessore alla Protezione Civile Pietro Foroni – va alle numerose popolazioni colpite dal maltempo di queste ore. I danni ci sono stati, fortunatamente non si sono registrate vittime o feriti e la situazione di criticità risulta essere, al momento, rientrata. Sottolineo che è soprattutto grazie agli investimenti che Regione ha attuato in questi anni in materia di opere idrauliche – ha continuato Foroni – se ad oggi possiamo dire di aver evitato il peggio: gli interventi realizzati fino ad oggi hanno impedito la piena esondazione del Seveso grazie all’adeguamento del canale scolmatore di nord ovest, così come in Valsassina, in provincia di Lecco, Regione Lombardia si era prontamente attivata per consentire gli interventi più urgenti e garantire così il ripristino della sicurezza. Gli eventi calamitosi verificatisi recentemente – ha detto ancora Foroni – ci hanno dimostrato che è necessario fare di più: Palazzo Lombardia ha recentemente stanziato in fase di assestamento di bilancio 20 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 180 milioni per opere idrauliche già messi sul piatto fra il 2018 e il 2020. Ora è nostra intenzione lavorare ad un Piano straordinario per la difesa del suolo da lanciare nel 2022″. “Ci tengo però a precisare che molto esondazioni che si sono verificate – ha proseguito Foroni – hanno riguardato il reticolo idrico minore di competenza dei Comuni i quali non possono certo avere a disposizione risorse adeguate a eseguire determinate opere idrauliche. A fronte di ciò, quindi, non possiamo che rivolgerci allo Stato e chiedere che anch’esso faccia la sua parte, mettendo a disposizione fondi straordinari per la difesa del suolo e contro il rischio idrogeologico”. “Ringrazio come sempre – ha concluso l’assessore – la macchina organizzativa messa in atto dai nostri straordinari volontari di Protezione civile che stanno gestendo le operazioni di ripristino della messa in sicurezza, insieme ai Vigili del Fuoco”