La Polizia di Stato ha indagato cinque cittadini italiani, con precedenti per reati contro il patrimonio, per la tentata truffa commessa ai danni di un macedone cui avevano proposto uno scambio di denaro in valuta diversa.
Dopo aver appreso che il giorno prima un tentativo di truffa simile non era andato a buon fine, i poliziotti del Commissariato Centro hanno predisposto, ieri, un servizio di osservazione nei pressi di un locale in via Mengoni dove lo stesso gruppo di persone avrebbe tentato di concludere un affare utilizzando, per la prenotazione della sala, la stessa carta di credito utilizzata nell’episodio precedente. Verso mezzogiorno sono arrivate tre persone vestite in modo elegante e la potenziale vittima, un uomo di origini macedoni: costui è entrato con due degli uomini nel locale mentre il terzo si è fermato nei pressi di un bar vicino. Altri due uomini, di origini slave, sono rimasti all’interno di un’utilitaria parcheggiata in via Santa Margherita dando l’impressione di voler sorvegliare l’area circostante.
Gli agenti del Commissariato Centro hanno deciso, a qual punto, di intervenire e controllare tutte le persone: i due cittadini italiani di origine slave che erano entrati nel locale con la vittima avevano, in una valigia, una macchina conta soldi, un borsello con 10mila euro in contanti (tutte banconote da 200 euro) e un sacchetto in tessuto (chiuso con diversi nodi per impedirne una facile apertura) con 100mila 200 euro in banconote da 200 riportanti la dicitura facsimile suddivisi in 10 mazzette; in cima a due di questa c’erano due sole banconote autentiche del medesimo taglio da 200 euro. Il cittadino italiano di origini libanesi che si era rimasto nei pressi del bar, invece, aveva con sé mille euro in banconote da 50.
La vittima ha dichiarato subito ai poliziotti di essere stato contattato via mail da un intermediario che gli aveva proposto un consistente scambio di denaro, in diversa valuta, da effettuarsi tra l’Italia e la Turchia e che gli aveva dato appuntamento ieri proprio in via Mengoni: secondo l’accordo lui avrebbe ricevuto, in Italia, 100mila euro in contanti in cambio di 90mila euro in valuta turca che suo figlio, in Turchia, avrebbe dovuto consegnare ad un altro intermediario.
Grazie all’intervento dei poliziotti del Commissariato Centro la truffa non è stata portata a termine e i cinque complici sono stati indagati in stato di libertà per tentata truffa aggravata in concorso; il denaro e il materiale che sarebbe poi servito per perfezionare il reato, inoltre, sono stati posto sotto sequestro.