Rfi: studio fattibilità sul nuovo ponte sull’Adda tra Paderno (Lc) e Calusco (Bg)

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Il Ponte San Michele di Paderno d'Adda (Lc), (foto di Luca Levati)

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha presentato a Regione Lombardia, e agli Enti locali coinvolti, lo studio per individuare un tracciato planoaltimetrico del nuovo attraversamento stradale e ferroviario del fiume Adda. L’obiettivo dello studio è stata la valutazione delle prestazioni delle singole intersezioni su cui convergono i flussi veicolari risultanti dalla redistribuzione del traffico che graviterà sul nuovo ponte tra i Comuni di Paderno d’Adda (Lecco) e Calusco d’Adda (Bergamo). Per il Ponte San Michele, Rfi conferma che è fondamentale mantenere le attuali condizioni di esercizio ed il monitoraggio dell’opera, che ne consentiranno il funzionamento per circa 10 anni: oltre questo periodo, non è previsto transito ferroviario e veicolare. Alla presentazione dello studio di Rfi ha partecipato anche l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi.  “Rfi, su richiesta di Regione, ha realizzato – spiega l’assessore Terzi – questo studio del traffico propedeutico alla realizzazione dei nuovi ponti sull’Adda. Realizzazione che riteniamo urgente e non procrastinabile, dato che l’attuale ponte di San Michele ha una vita limitata, di circa 10 anni. Dallo studio emerge che il nuovo ponte viario non attrarrà traffico da altre infrastrutture, ma darà risposta alla domanda inespressa di mobilità dei territori interessati, ovvero accoglierà flussi di traffico che attualmente si scaricano su altri Comuni per le limitazioni in essere sul ponte San Michele”. “Ribadisco – prosegue l’assessore Terzi – la necessità che le Province di Bergamo e Lecco, così come i Comuni vicini al ponte, trovino un accordo in modo da arrivare a una soluzione e a una decisione condivisa entro il mese di settembre. Giudico positiva la disponibilità di Rfi a raccogliere e valutare le ulteriori richieste di approfondimento che giungono dal territorio”. “Bisogna procedere spediti, chi dovesse porre eventuali veti alla realizzazione del ponte viario – conclude l’assessore Terzi – dovrà poi assumersene la responsabilità”.

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