E’ sempre più salato il conto dei danni per l’agricoltura bergamasca con l’ultima perturbazione di questa pazza estate che ha investito a macchia di leopardo diverse aree della Valle Brembana, Valle Imagna e Valle Seriana con violenti nubifragi e grandinate. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio di Coldiretti Bergamo sugli effetti dell’ondata di maltempo che si è verificata nelle ultime ore. Ad Averara e a Valtorta, in Valle Brembana, prati e pascoli sono stati imbiancati dalla grandine con gravi problemi per il taglio dei prati e il pascolamento in alpeggio. A Sant’Omobono Terme i chicchi di ghiaccio hanno colpito per l’ennesima volta gli alberi di frutto triturando completamente le foglie. La grandine si è abbattuta anche su alcuni comuni della Valle Seriana, ad Ardesio ha distrutto orti, meleti e bucato coperture delle serre. Si tratta solo dell’ultimo capitolo di una estate segnata fino ad ora da ben 789 eventi estremi tra bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e temporali violenti lungo tutta la Penisola secondo l’analisi Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). E tra gli eventi estremi – precisa Coldiretti – sono praticamente triplicate le grandinate con 11 tempeste di ghiaccio al giorno dall’inizio dell’estate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La caduta della grandine – sottolinea Coldiretti Bergamo – è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché si abbatte sulle colture prossime alla raccolta con danni irreversibili che fanno perdere un intero anno di lavoro.
Tempesta di ghiaccio sui pascoli della Bergamasca
Coldiretti: pesante la stima dei danni per l’agricoltura di montagna.