ZZ TOP: addio al bassista DUSTY HILL

Ci lascia un altro colosso del rock...

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È morto oggi Dusty Hill, lo storico bassista degli ZZ TOP. Aveva 72 anni.

Billy Gibbons e Frank Beard, rispettivamente chitarrista e batterista del trio texano, hanno divulgato la pessima notizia attraverso le loro pagine ufficiali: “Siamo rattristati oggi nel dover comunicare la notizia che il nostro ‘Compadre’, Dusty Hill, è morto stanotte nel sonno nella sua casadi Houston, Texas. A noi, come a legioni di fan in giro per il mondo, mancherà la tua presenza incrollabile, il tuo buon carattere e l’impegno costante nel fornire quel sostegno monumentale sempre al “Top”. Resteremo per sempre uniti nel nostro “Blues Shuffle in DO“. Ci mancherai moltissimo, amigo”.

L’attuale tour battezzato A Celebration With ZZ Top, era ripartito solo da un paio di settimane in America. Gli ZZ TOP hanno suonato senza Hill lo scorso venerdì sera al Village Commons di New Lenox, Illinois: dopo essersi visto costretto a fare rientro in Texas a causa di un improvviso forte dolore all’anca, che gli impediva di stare in piedi (le ultime esibizioni infatti le ha affrontate da seduto), aveva espressamente chiesto alla band che lo spettacolo continuasse designando come sostituto d’onore il roadie della chitarra di lunga data Elwood Francis.

Il 21 Luglio, gli ZZ TOP avevano già annullato il loro concerto a Evansville, nell’Indiana, appunto per un “problema di salute all’interno della band”.

La band ha in programmma anche una residency al Venetian Theatre di Las Vegas, già posticipata causa Covid, prevista per inizio Ottobre, prima del tragico evento.

Hill – unitosi agli trio un anno dopo la fondazione, nel 1969 – era galvanizzato di tornare on the road: “La porta del 50° anniversario è di nuovo aperta. Siamo entusiasti di tornare a suonare la nostra musica per tutti”. Nel 2000 Hill aveva sofferto di epatite C, che lo aveva costretto a una lunga assenza dalle scene.

Gibbons ha recentemente anticipato a Classic Rock che il 16° album degli ZZ TOP è già in cantiere:“Ride bene chi ride ultimo, la parola fine non è ancora stata scritta qui”, aveva dichiarato. “Lavorando sul mio disco solista ‘Hardware’, ho tenuto da parte parecchi brani in stile ZZ. È più forte di me, mi viene naturale”.

Famosi e iconici per le loro barbe lunghissime (Beard a parte, a dispetto del suo cognome), le chitarre “pelusciose”, le cameo divertenti in vari film (tra cui “Ritorno al Futuro III”) e il loro blues immortale e integerrimo – nonostante le contaminazioni elettroniche con cui hanno cercato di svecchiare il sound negli anni – gli ZZ Top con 15 album da studio hanno collezionato ben 4 dischi d’oro, 3 di platino, 2 al multi platino e addirittura un disco di diamante con “Eliminator” (1983) che da solo ha venduto oltre 10 milioni di copie nei soli USA.

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