La notizia è stata confermata dalla moglie Cindy e diffusa nelle ultime ore: ROBBY STEINHARDT, violinista, co-frontman e membro fondatore dei KANSAS è morto lo scorso sabato 17 Luglio 2021 a causa di una pancreatite acuta per cui era stato ricoverato in ospedale a Tampa, Florida (dove viveva da anni), in terapia intensiva dal 13 Maggio. Aveva 71 anni.
“Da vero combattente nato, era riuscito a riprendersi con grande stupore di tutto il suo staff medico”, racconta la moglie con le lacrime agli occhi. “Ancora una volta si era dimostrato più furbo e forte della morte, e sembrava fosse in via di guarigione”. Poi il crollo improvviso e definitivo (causato da febbre, pressione alta e lo shock settico fatale) proprio nei giorni in cui si stava pensando di dimetterlo e iniziare la riabilitazione completa…
Nato il 25 Maggio 1950 a Chicago, Illinois, Robert Eugene Steinhardt era cresciuto a Lawrence, Kansas, come figlio adottivo. Ha iniziato a suonare il violino a soli 8 anni e ha avuto una formazione classica, facendo le sue primissime apparizioni in pubblico molto giovane con alcune orchestre. Originariamente era un membro dei White Clover, poi evolutisi nella formazione originale del Kansas, che includeva anche Steve Walsh, Rich Williams e Kerry Livgren. I Kansas pubblicarono il loro debut album omonimo nel 1974, primo di 16 dischi da studio che hanno complessivamente venduto 16 milioni di copie nel mondo.
Il magico violino di Steinhardt e la sua interazione con la chitarra e le tastiere hanno contribuito a definire il sound del Kansas. Aveva un modo peculiare di suonare, tenendo l’orecchio sinistro costantemente appoggiato al corpo di legno del suo violino, per riuscire a sentire ciò che suonava, visto il volume piuttosto imponente che la band produceva sul palco durante i tour. La sua voce solista forniva un contrasto naturale con quella dell’altro cantante Steve Walsh, un alto tenore. I due cantavano spesso in armonia, con Steinhardt che prendeva la voce più bassa.
I classici più conosciuti dei Kansas, “Carry On Wayward Son” (1976) e “Dust In The Wind” (1977), restano ad oggi tra i brani più programmati dalle radio classic rock di tutto il mondo. La marcia in più del loro stile è da sempre una fusione molto particolare di generi: hard rock melodico, velato di southern e votato al rock progressivo.
Steinhardt lasciò i Kansas nel 1983 per formare gli Steinhardt-Moon, ma tornò nel 1997. Si ritirò definitivamente dal gruppo nel 2006, e dopo aver collaborato recentemente con Jon Anderson (Yes), al momento della sua morte stava lavorando al suo primo disco da solista con il produttore Michael Franklin, a cui sarebbe seguito un tour non appena possibile, nel corso del 2021.