City Angels, premiati i “Campioni” di bontà

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Premiati i “Campioni di bontà” , tra cui medici e infermieri, volontari che si sono distinti durante l’emergenza Covid. Si è tenuta questa mattina mercoledì 30 giugno  presso la Sala degli Affreschi della Società Umanitaria  la 21esima edizione del Premio Campione promosso dai City Angels.  Alla premiazione erano presenti anche l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. I vincitori sono stati selezionati e premiati da una giuria composta da direttori e giornalisti di ventuno testate, tra cui anche il direttore di Radio Lombardia Luca Levati.

Ecco i vincitori e le motivazioni:

– Alessia Bonari, infermiera di 23 anni simbolo della lotta al Covid, in servizio in un ospedale di Milano. Nel marzo 2020 ha pubblicato su Instagram una foto che la ritrae con i segni della mascherina protettiva dopo un turno passato a curare i pazienti affetti da Coronavirus: “Ho paura e sono stanca, i dispositivi fanno male e per sei ore non posso bere né andare in bagno. Ma continuerò a curare e prendermi cura dei miei pazienti, perché sono fiera e innamorata del mio lavoro”. Il post ha ricevuto centinaia di migliaia di “like”: “Non volevo piangermi addosso – ha raccontato – ma vorrei che la gente capisse che stiamo dando il 100 per cento, e anche gli altri dessero il 100 per cento in questa situazione”. Alessia è stata ospite del Festival di Sanremo 2021;

– Massimo Carboni, del dipartimento di infrastruttura del Garr, la rete a banda ultralarga dedicata all’istruzione. A marzo 2020, nel mezzo dell’emergenza Covid, ha messo a disposizione di tutti i cittadini la propria struttura di teleconferenze Garr, permettendo a tutti (e in particolare alle scuole) di fruirne in un momento critico;

– Michele Dal Forno, il 21enne rider e studente universitario di Verona che è stato sfregiato al viso con un coltello per essere intervenuto a difendere una 16enne aggredita da due coetanei. “Lo rifarei, era giusto intervenire” ha detto. E ha aggiunto: “Sono pronto a perdonare chi mi ha tagliato la faccia, mi basta che mi chieda scusa e che si renda conto del male che ha causato”.
Già a 14 anni Michele era stato picchiato per avere difeso una ragazza.
Oltre ad essere premiato, Michele è stato proclamato City Angel onorario;

– Marco Di Michele, ideatore del gruppo “Milano non molla”, attivo in zona via Padova. Durante il lockdown ha trasformato il suo negozio in un centro di raccolta e punto di riferimento per distribuire la spesa agli anziani soli e a chi non poteva uscire di casa;

– L’associazione Felicita, che nasce sulla scia della triste vicenda delle morti nelle Rsa durante il lockdown. L’associazione si articola in vari comitati a livello nazionale formati dai parenti delle vittime. L’obiettivo non è semplicemente chiedere giustizia, ma sensibilizzare istituzioni e opinioni pubblica verso una nuova cultura dell’anzianità in grado di riformare anche l’attuale sistema di accoglienza.

– Aly Harhash, che l’anno scorso in piazzale Libia, a Milano, ha rischiato la propria vita lanciandosi in un palazzo in fiamme per salvare uno sconosciuto. Egiziano, 61 anni, rifiuta l’etichetta di eroe: “Ho fatto solo quello che sentivo, era giusto così”;

– Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università Bicocca
Quando è scoppiata la pandemia, l’Università ha subito messo in campo delle misure per mitigare gli effetti del digital divide. A tutti gli studenti dell’ateneo, oltre 34mila, è stata data la possibilità di ritirare gratuitamente una chiavetta e una scheda Sim per la connessione dati; è stato erogato un voucher per l’acquisto di PC, notebook e tablet a tutte le matricole che si sono iscritte all’anno accademico 2020-2021; è stato inoltre garantito un sostegno economico agli studenti in condizioni di fragilità economica e fuorisede. L’Ateneo ha anche innalzato la “no tax area” a 23mila euro.
Lo scorso marzo l’Università ha attivato una campagna vaccinale all’interno del Campus, senza in alcun modo gravare sulle strutture sanitarie;

– Emma Marveggio, proprietaria del ristorante valtellinese “Sciatt a porter” di viale Monte Grappa, premiato dal Gambero Rosso come “migliore street food lombardo”. Dalla scorsa estate al fine settimana, di sera, davanti al ristorante si svolgono spesso spaccio e risse. Per fronteggiare la situazione, che penalizza attività commerciali e cittadini dell’intera via, Emma ha dato vita ad un combattivo Comitato di quartiere. E sta con il fiato sul collo alle autorità, per spingerle ad agire contro il degrado;

– Dott. Stefano Paglia, Direttore del Pronto soccorso di Lodi: un eroe che ha lavorato ininterrottamente per più di un mese durante il lockdown, dormendo in ospedale. Tenendo alto il morale del suo team e organizzando il “modello Lodi” dell’ospedale, il primo in Italia ad affrontare con successo il Covid;

– Riccardo Pala, ristoratore milanese che ha aperto gratuitamente le porte del suo locale alle persone in difficoltà dopo il Covid, dando loro da mangiare. In più gestisce alcune colonie feline;

– Francesca Schiavone: la nota tennista ha sconfitto il cancro e si batte per i malati. Tra l’altro è l’unica tennista italiana ad aver vinto al Roland Garros.

Il Campione della gente, Premio organizzato con Coop, è Pasquale Longhi, medico neurochirurgo in pensione che, con l’Ambulatorio Polispecialistico di Medicina solidale “San Ludovico da Casoria”, offre un punto di riferimento a chi si trova nel bisogno e necessita di consulenze mediche gratuite, farmaci, o anche solo di un incoraggiamento.

 

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