“Parto da un dato che, purtroppo, ancora una volta, non viene considerato per quanto vale o addirittura sottovalutato: anche ieri, martedì 22 giugno, è una Lombardia da record. Il 20% dei vaccini somministrati in Italia è stato effettuato in Lombardia che, fra l’altro, è la regione stabilmente in testa al rapporto fra dosi consegnate dal Commissario Figliuolo e somministrate (oggi è al 96,5% ndr)”. Lo ha detto Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale lombarda, durante la conferenza stampa cui ha partecipato insieme alla vicepresidente e assessore al Welfare della Regione, Letizia Moratti e al professor Giovanni Corrao, ordinario di Statistica medica presso l’Università di Milano Bicocca che ha presentato una nuova piattaforma dedicata all’impatto delle vaccinazioni sui casi di Covid, lavoro che, a breve, sarà presentato anche alla rivista ‘Lancet’. Bertolaso ha poi ricordato come la Lombardia “abbia tenuto duro” soprattutto “grazie all’impegno di medici, infermieri, Ats e Asst e il mondo del volontariato e della Protezione civile”. “Abbiamo tenuto duro – ha spiegato – quando puntavamo a vaccinare tutti gli over 80 prima di passare ai settantenni. Finite le persone più a rischio abbiamo abbassato l’età: questa è stata la nostra road map e non abbiamo mai cambiato idea. Abbiamo fatto sempre e solo quanto previsto dalle indicazioni del Governo, di Aifa e del ministero della Salute”.
Bertolaso ha anche sottolineato che la Lombardia, relativamente alla richiesta di vaccinare tutti gli over 60, è perfettamente in linea con quanto evidenziato dal commissario Figliuolo: “La Lombardia – ha spiegato – li ha vaccinati tutti. Mancano sono quelli che hanno fatto il Covid e quelli che non vogliono vaccinarsi, che non possiamo andare a prendere a casa con i carabinieri”. Tanto è vero che la Lombardia ha già spiegato che AstraZeneca non serve più eccetto le 300.000 dosi necessarie ai richiami.
A luglio, invece, potrebbero esserci qualche problema relativo a possibili forniture di vaccini mRNA. Alla Lombardia ne serviranno circa 2,8 milioni. “Una carenza creerebbe problemi non solo alla Lombardia – ha detto – ma soprattutto alle Regioni più virtuose che hanno una pianificazione a medio lungo termine. Noi abbiamo 100.000 prenotazioni al giorno fino al 4 agosto. Se dovessimo ricevere forniture inferiori a questi quantitativi ci sarebbero problemi. Siamo tutti consapevoli di questa problematica. La colpa non è della Lombardia, delle regioni o di Figliuolo, che è un terminale di una fornitura di un contratto che è stato fatto dall’Europa. Comunque noi nel cassetto abbiamo già un ‘Piano B'”. “Vorrei che tutti avessimo la consapevolezza – ha concluso Bertolaso – che questo grande piano di vaccinazione non è stato portato avanti solo da un punto di vista meramente organizzativo e logistico-procedurale. Abbiamo infatti voluto coinvolgere in questo grandissimo piano di sanità pubblica una componente scientifica che doveva essere complementare. Il professor Corrao è infatti la punta dell’iceberg di una squadra che ha sempre lavorato in silenzio per guidarci in quello che doveva essere il percorso più intelligente verso gli obiettivi che oggi stiamo raggiungendo”.