E’ stato inaugurato questa mattina il nuovo Campus di Architettura del Politecnico, nato grazie all’idea che Renzo Piano ha voluto donare al Politecnico, poi progettato da Ottavio Di Blasi – ODB&Partners: una radicale riorganizzazione degli spazi del complesso di via Bonardi e la sua trasformazione in un moderno Campus Urbano. Oltre al Rettore Ferruccio Resta, all’inaugurazione hanno preso parte il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il senatore a vita Renzo Piano, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Sindaco Giuseppe Sala. L’idea originaria è stata mantenuta e il Politecnico ha aperto alla sua comunità uno spazio alberato di circa 9000 metri quadrati, nuovi edifici (per un totale di 4200 metri quadrati) che comprendono i laboratori LABora e la rete di laboratori per l’Architettura, aule polifunzionali, spazi per la didattica e la nuova Aula Magna dedicata al noto Alumnus, Ingegner Giampiero Pesenti. Un progetto realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Alumni e cittadini. Un nuovo campus anche per la città, un parco urbano che mette in comunicazione il parco Ponzio con il sistema verde di Piazza Leonardo da Vinci. “La ‘cosa pubblica’ deve tornare a rappresentare la bellezza e la qualità che abbiamo ereditato dalla nostra storia. Non può essere una giustificazione all’inefficienza e alla lentezza, un pretesto per rinunciare a interventi di valore. Serve una pubblica amministrazione capace ed efficiente. Alla luce dei fondi e delle occasioni portate dal Next Generation EU, la fase che si apre ora sarà determinante. È passato il tempo di duplicare, accontentare e distribuire. Verbi che vorremmo sostituire con valorizzare, investire e premiare”, ha commentato il rettore Ferruccio Resta. “La crisi pandemica ha imposto nuove riflessioni sulle leve di cui tener conto per orientare la crescita: il digitale, la salvaguardia del nostro pianeta, la collaborazione internazionale, le nuove modalità didattiche e di ricerca”, ha affermato Maria Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca. “Per ripartire, dobbiamo farlo dall’Università, da luoghi come il Politecnico, dove la conoscenza è frutto di un lavoro collettivo, intergenerazionale che si alimenta e propaga grazie alla interazione fra saperi e competenze, passione e metodo, programmazione e creatività. Questa nuova e più forte spinta rigenerativa che parte dalle università interessa lo spazio a loro esterno e coinvolge l’intera società. Per questo, immaginare nelle periferie come nelle aree a rischio di marginalizzazione, le università, i laboratori, le biblioteche, i centri di ricerca e di cultura, spazi aggregativi polifunzionali, significa attrarre capitale creativo, canalizzare risorse, accelerare il cambiamento. È una sfida che va raccolta con coraggio e coralità, una sfida che per essere vinta deve essere sostenuta da tutte le istituzioni pubbliche e private. Ora c’è un clima di fiducia verso la scienza unito a una forte esigenza di concretezza. Sono certa che, come sistema e come Paese, sapremo dare le risposte che servono”, conclude il Ministro Messa.
In occasione dell’inaugurazione il rettore ha aperto simbolicamente una nuova fase annunciando quali saranno i prossimi grandi temi: il progetto per una nuova didattica, il Technology Foresight Center e i nuovi laboratori di architettura, l’impegno per l’Africa e il parco dei gasometri Per quanto riguarda la nuova didattica, l’impegno è trovare un equilibrio tra la didattica in presenza e le nuove tecnologie senza rinunciare alla sperimentazione. L’Ateneo ha approvato un programma di didattica post Covid, che nella sua prima fase pilota vedrà un investimento di oltre 15 milioni di euro per allestire la tecnologia delle aule che permettono di coinvolgere anche studenti a distanza grazie a piattaforme interattive e strumenti di ‘speaker tracking’, per avviare progetti in co-titolarità con colleghi di atenei internazionali e con laboratori per la realtà virtuale che utilizzano ‘digital twin’. Inoltre il Politecnico di Milano ha deciso di dotarsi di un Centro di Technology Foresight per lavorare su vari fronti: dalle tecnologie quantistiche all’idrogeno; dalla mobilità sostenibile alla potenzialità dei dati; dalla manifattura additiva alla chimica verde, alle nanotecnologie biomedicali, allo Spazio. Il centro fornirà ai decisori, pubblici e privati, indicazioni a supporto di scelte di investimento verso innovazioni a maggior impatto per la società e per l’ambiente. Oggi sono stati inaugurati anche LABora, il laboratorio di modellistica architettonica, tecnologie digitali e progettazione (750 mq) e la rete di laboratori per l’Architettura, spazi per “imparare facendo”: dalla falegnameria al taglio dei metalli, stampanti 3D, strumenti di modellazione digitale alla realtà virtuale e alle tecniche oleografiche. Nelle politiche dell’internazionalizzazione dell’Ateneo è sempre più rilevante l’impegno per l’Africa. Proseguono i lavori della Fondazione “Italian Higher Education with Africa” insieme ad altre cinque università italiane, un’iniziativa di sistema che mira a costituire campus fisici nel Corno d’Africa e iniziative a distanza per rilasciare titoli di studio riconosciuti e abilitazioni alla docenza universitaria per giovani laureati, ricercatori e docenti sul territorio africano. Nei prossimi anni il Politecnico sarà protagonista di un grande progetto di riqualificazione urbana dell’area dei Gasometri, a Nord di Milano, nel cuore del Campus di Bovisa. In collaborazione con le imprese e con il Comune di Milano e con il finanziamento di Regione Lombardia verrà creato un vero e proprio ecosistema dell’innovazione tecnologica e socioeconomica. Ad oggi si è insediato il primo Centro Congiunto per l’accelerazione dell’applicazione di tecnologie innovative per la transizione energetica e la Carbon Neutrality con Eni e presto verrà aperto il Centro di ricerca congiunto sui materiali avanzati per sensori, grazie a un significativo accordo con STMicroelectronics. I Gasometri ospiteranno più di 120 start up attualmente incubate a PoliHub, l’acceleratore di impresa del Politecnico, e la struttura che si occupa del Trasferimento Tecnologico. (MiaNews)