L’abbiamo detto un paio di giorni fa. La questione della Rai è lo specchio di come vanno le cose in Italia, tra Nord e Sud. Roma non mollerà mai neanche un briciolo di potere, perché sul potere statale fonda la propria economia. Pur di vivere la gente è pronta anche a rubare, e figurarsi se ci si ferma davanti a qualcosa. Ecco, quindi è emblematico il fatto che malgrado Milano lo chieda da anni, malgrado a Milano la Rai di fatto sia impossibilitata a lavorare, malgrado l’eroismo di giornalisti e tecnici, malgrado tutto a Milano non ci sia ancora un centro di produzione nuovo. E non importa il colore del governo in carica. Niente si è fatto con il centrodestra, niente si è fatto con più governi di centrosinistra, con i gialloverdi, i giallorossi e con il tutti-insieme-per-Draghi-presidente-della-Repubblica. Onestamente: gli unici che si sono spesi sono stati alcuni leghisti, e si sono spesi pure tanto.
Ora, la polemica tra Zingaretti e Sala è stucchevole. L’ex segretario del Partito Democratico contro un centro di produzione a Milano, come se questo levasse qualcosa a Roma. Ma di che cosa ha paura? Del fatto che a Milano siamo più efficienti? Del fatto che a Milano si possano fare produzioni? Del fatto che l’azienda Rai a Milano possa lavorare meglio? E Sala: sbaglia a dire “fuori la politica” dalla Rai, perché è proprio la politica che dovrebbe dire alla Rai che Milano è una piazza importante, che anche Milano ha diritto e diritti. La vicenda del centro di produzione Rai è una vergogna politica, e la politica deve porvi rimedio.
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