“Ci piacerebbe capire se l’intenzione è di trasformare corso Buenos Aires, per citare un caso di intervento del Comune, in una rambla di stile catalano: che fine faranno le auto e dove transiteranno? Già oggi da mattino a sera i limiti della viabilità si fanno sentire.” Così Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 02.4040. “In principio furono le zone pedonali e l’urbanistica tattica, poi ci fu l’ormai noto proliferare di piste ciclabili più o meno regolari e sensate nella loro dislocazione e oggi a Milano il trend è quello dell’arredo urbano fatto di fioriere e vasi che a partire da Piazzale Loreto probabilmente invaderanno Corso Buenos Aires e chissà poi fino a dove arriveranno – spiega Boccalini – Tutte azioni che sia chiaro, se fatte con logica e pianificazione della viabilità urbana a monte, sono certamente anche condivisibili se in grado di dare un valore aggiunto alla qualità della vita dei cittadini oltre che migliorare l’estetica di una città che ha abbondantemente bisogno di rifarsi il trucco a causa del degrado che da alcuni anni l’affligge in molte zone, dalle periferie a quelle più centrali. Peccato che poi questa pianificazione non sembra esserci e il tutto sembra più frutto di ideologie che nella facciata sembrano portare un miglioramento, ma nella pratica aggiungono problemi ai tanti già presenti in città. E non ci si dica di prendere la metropolitana o le bici perché noi in auto ci lavoriamo e come noi tanti altri professionisti ed artigiani, mica ci andiamo a fare shopping”, conclude il presidente di Taxiblu 02.4040.
I tassisti, c.so Buenos Aires verso la paralisi
"Tra piste ciclabili insensate e fioriere - dice il presidente di Taxiblu4040 - il Comune di Milano pensa di trasformare la via in una rambla catalana ma le auto dove transiteranno?"