Manager arrestato, si indaga su una rete di complici

Ha scelto di rimanere in silenzio davanti al gip Antonio Di Fazio, l'imprenditore farmaceutico in carcere con l'accusa di aver violentato una studentessa di 21 anni, dopo averla resa incosciente con una dose massiccia di tranquillanti.

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Ha scelto di rimanere in silenzio davanti al gip Antonio Di Fazio, l’imprenditore farmaceutico in carcere da venerdì con l’accusa di aver violentato, nel suo appartamento in centro a Milano, una studentessa di 21 anni, dopo averla resa incosciente con una dose massiccia di tranquillanti, per poi fotografarla. “E’ molto confuso e provato, non sta bene”. Così il suo avvocato Rocco Romellano. Intanto, altre 3 ragazze hanno messo a verbale ieri davanti ai pm quello che riuscivano a ricordare dei presunti abusi che avrebbero subito da Di Fazio. Le ragazze, sentite per oltre 8 ore, hanno confermato  il “modus operandi” dell’uomo  che passava attraverso offerte di lavoro. Avrebbero anche detto di aver avuto “paura” a denunciare perché anche “minacciate”.  Si indaga su una presunta “rete” di complici, che potrebbero avere aiutato il manager anche a contattare le ragazze. Dalle analisi del suo ‘archivio fotografico’ emerge che i presunti abusi risalirebbero a diversi anni fa. Di Fazio viene definito dagli inquirenti un “soggetto molto pericoloso”

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