“La storia di Enzo Tortora è una storia bella e brutta, bella perché dal mio punto di vista è la storia di uno dei tanti non milanesi adottati da Milano e che Milano ha amato e bella per quello che ha lasciato, per il suo ricordo e per quello che è stato per tutti noi, brutta per quello che è successo e credo che il gesto di oggi, arrivato un po’ tardi, pensavamo di farlo nel 2020 e poi la pandemia ci ha portato ad oggi, è una piccola restituzione di quello che la città deve ad Enzo Tortora ma bisogna restituire perché la responsabilità di quello che è successo e anche delle grandi sofferenze della persona possono essere attribuite la giustizia ma non è che tutti noi ci siamo serrati intorno a lui, è una responsabilità collettiva. Per cui questo gesto è doveroso e che mi fa molto piacere poter fare da sindaco”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala intervenendo dopo lo scoprimento della targa in memoria di Enzo Tortora posizionata sul muro della casa, in via dei Piatti 8, dove il celebre presentatore, giornalista e politico visse e morì il 18 maggio 1988. Sala ha sottolineato: “Personalmente dico solo che nel mio ricordo al di là della sua simpatia professionale e di quello che emanava nel suo ruolo voglio ricordare la grande dignità e compostezza nei momenti difficili lo ricordo perché viviamo in un momento in cui sembra che non ci siano più queste caratteristiche e che nessuno abbia la volontà e la capacità di essere lì con dignità, tenendo il profilo giusto, lamentandosi il giusto e credendo molto a quest’idea di compostezza che dovremmo avere”. Enzo Tortora “è stato un esempio, speriamo di non aver perso tutti questi insegnamenti. Io personalmente cercherò di far tesoro delle qualità di persone come lui” ha concluso il sindaco. (MiaNews)