“La direzione generale Welfare di Regione Lombardia adotterà, quale strumento ordinario di vigilanza, l’algoritmo che consente di individuare i cantieri a maggior rischio e di sottoporli prioritariamente a controllo”. Lo ha affermato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, nel corso del suo intervento alla cerimonia per la giornata regionale dedicata alle vittime di incidenti sul lavoro, in corso nell’aula del Consiglio lombardo. “La riapertura delle attività economiche non deve tradursi in una recrudescenza degli infortuni. In particolare il settore edilizio – che vedrà un aumento di attività in seguito all’approvazione dei provvedimenti legislativi come il ‘bonus 110% – non deve essere scenario di accrescimento di infortuni”, ha aggiunto Moratti. La disponibilità economica che deriva dai proventi delle sanzioni ammonta a circa 30 milioni di euro: “L’impegno – ha precisato la Moratti – è quello riprendere le misure già definite per portarle a compimento”. Come comunicato dalla Direzione Welfare nelle Ats dovrà essere completata l’assunzione di 45 tecnici della prevenzione e di esperti con contratti di collaborazione (chimici, biologi e ingegneri) con l’utilizzo di circa 8 milioni di euro. Verrà anche assunto del nuovo personale, con 7 milioni di euro già impegnati e liquidati, e l’acquisto di attrezzature per circa 900mila euro”. In tema di formazione la vicepresidente ha illustrato i percorsi in programma: per aggiornare e formare con Polis operatori già in servizio e nuovi assunti (300.000 euro); per integrare la competenza in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei curricula scolastici con Ufficio scolastico regionale e Inail (300.000 euro): “rinnovando un percorso a cui Regione Lombardia dedica attenzione sin dal 2013”; per rimodulare i percorsi di laurea per i Tecnici della prevenzione con gli atenei di Milano, Pavia e Brescia: “con la volontà di accrescere le competenze di queste figure professionali”. La carenza di organico dei Servizi di prevenzione e sicurezza negli Ambienti di lavoro è l’altro tema affrontato dalla vicepresidente. “I proventi delle sanzioni irrogate negli anni 2019 e 2020 saranno impegnati a questo scopo, valorizzando un approccio interdisciplinare alla materia: medici del lavoro, tecnici della prevenzione, chimici, ingegneri e biologi. Perché la riapertura delle attività economiche non si traduca in una recrudescenza degli infortuni”.