“L’operazione è una conferma di come le aziende pubbliche brianzole siano gestite nel migliore dei casi in modo approssimativo e qualche volta anche per fini di arricchimento personale come l’inchiesta della magistratura sembra evidenziare. Ormai è da anni che denuncio il malaffare che circonda spesso le società a partecipazione pubblica. Sono pubbliche quando c’è da incassare i soldi dei cittadini e private quando c’è da mettere le mani nella cassa”. Lo afferma il consigliere regionale dei 5 Stelle Marco Fumagalli in merito all’operazione della Guardia di Finanza di Monza con arresti relativi a un presunto giro di tangenti per un appalto da due milioni legato in Gelsia Ambiente, azienda di gestione e smaltimento di rifiuti per i Comuni Brianzoli. Per il consigliere “la Gelsia Ambiente è da poco passata sotto il controllo della A2A a seguito della contestata operazione societaria che ha visto la svendita del gruppo brianzolo alla stessa A2A. Anche per questa vicenda la magistratura è attenzionata e mi auguro che la Procura faccia una più ampia ricognizione di altre procedure come quelle poste in essere da CEM su Seruso e da BEA. La notizia conferma come spesso alcune società sono viste come un’occasione di affare più che come un servizio la proprio territorio. Mi auguro che dopo gli interventi della magistratura, che evidentemente non è tutta affetta dal PalamaraVIRUS, così ha definito l’infezione l’ex procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, le cose possano cambiare e i cittadini aprano finalmente gli occhi”.