“Riaffermare i valori del socialismo democratico riformista milanese. Anche Milano, dopo la pandemia, credo abbia bisogno di un apporto socialista per rinascere. Così come è rinata dopo la prima guerra mondiale con il sindaco Caldara, dopo la seconda guerra mondiale con il sindaco Greppi, dopo il terrorismo e gli Anni di Piombo con il sindaco Tognoli che diceva di non promettere la luna, però ha rimesso in piedi Milano”. Così Giorgio Goggi, ex assessore alla Mobilità della giunta Albertini, ha spiegato questa mattina i motivi della “corsa autonoma” e della sua candidatura a sindaco alle prossime elezioni con i Socialisti di Milano. Già docente di Architettura al Politecnico dal 1970 al 2014, è attualmente membro del Comitato Scientifico del Comune di Milano per la riapertura dei Navigli e del Comitato Direttivo dell’Associazione Riaprire i Navigli. Goggi ha fatto sapere che per un possibile secondo turno, “al momento non abbiamo nessun progetto. Quello che conta sono i nostri obiettivi e i punti essenziali che vanno a favore degli abitanti di Milano. Chi accetterà questi punti potrebbe anche dialogare con noi”.
“Noi socialisti tra le sinistre siamo sempre stati quelli ‘di governo’. Tuttavia la sinistra che oggi si definisce socialista non mi piace. E’ troppo lontana da tanta parte di Milano soprattutto dai quartieri più esterni, più lontani dal centro, mentre il centro è diventato paradossalmente un presidio dell’attuale centrosinistra”, ha proseguito Goggi. “L’attuale sinistra si dimentica di chi ha bisogno della casa, della città metropolitana che la legge mette sotto il potere del sindaco di Milano, il quale la trascura. Senza una cultura socialista Milano rischia il declino, impoverendosi, senza offrire opportunità concrete e diffuse per il mondo del lavoro, soprattutto per i giovani, risultando incapace di valorizzare il proprio capitale umano. Non basta che gli indicatori economici ci dicano della presunta attrattività verso gli investimenti immobiliari rivolta ai ceti più abbienti. Molto c’è da fare sul terreno economico e sociale complessivo, costruendo una solida vocazione per il futuro”, ha aggiunto Goggi. Altro punto programmatico è relativo alla sanità: “Milano dovrà essere all’altezza della scommessa post pandemia, riappropiandosi per intero dei problemi della salute, dell’ambiente e delle difficoltà crescenti di tante categorie”, ha spiegato. Altro obiettivo dei socialisti è favorire “la partecipazione dei cittadini e la loro disponibilità a fare, scongiurando una logica classista”, per ricostruire “il patto sociale tra la città e l’area metropolitana”. Da qui, Goggi ha annunciato l’avvio di una “campagna d’ascolto e di confronto nei 9 Municipi della città anche attraverso gli strumenti della rete”. (MiaNews)