E’ ripartito da Brescia il tour della Giunta regionale e del presidente Attilio Fontana per presentare il Piano Lombardia ai rappresentanti degli enti locali, delle associazioni di categoria e agli stakeholder del territorio. Un piano messo in campo per la ripresa post pandemica, che cuba complessivamente 4 miliardi di euro (ai quali si aggiungeranno 500 milioni previsti con l’assestamento di bilancio) e ne mobilita altrettanti, costituendo il punto di partenza per la ricostruzione e la transizione ecologica in Lombardia. Dopo Lodi, Varese, Monza, Bergamo, Lecco, Como, Sondrio, nell’ottava tappa del presidente Fontana, a Brescia, il governatore è stato accompagnato dagli assessori Davide Caparini (Bilancio e Finanza), Fabio Rolfi (Agricoltura, Alimentazione e Sistemi), Alessandro Mattinzoli (Casa e Housing Sociale), coordinatore del tavolo territoriale per il territorio bresciano.
Per la provincia di Brescia il Piano Lombardia garantisce un impegno economico di 237 milioni di euro, dei quali 56 ai Comuni e alla Provincia per il finanziamento di opere pubbliche (già anticipati) e 181 milioni per progetti di sviluppo del territorio. “Oggi riprendiamo finalmente in presenza il tour interrotto a causa delle restrizioni pandemiche a dicembre” ha affermato il presidente Fontana, parlando ai sindaci, intervenuti presso la sede della Camera di Commercio di Brescia.
“Lo ripresentiamo qui – ha aggiunto – nella città simbolo dell’economia e dell’industria lombarda. Ricominciamo dunque dall’ascolto che è alla base della nostra azione politica”. Il presidente ha voluto ancora una volta sottolineare la parole chiave del progetto: ricucire, proteggere, costruire, riattualizzandole sul territorio bresciano, un territorio con un indice di sviluppo da sempre rilevante. “Il ruolo della Lombardia – ha proseguito Fontana – è sempre stato quello di trainare questo Paese e io credo che presto riprenderà a esserne il punto di riferimento. Oggi la priorità è il completamento della campagna vaccinale perché la ripartenza può passare solo dalla vaccinazione di massa”.
“Per la concretezza che ci contraddistingue, tuttavia – ha detto ancora Fontana – abbiamo operato in una duplice direzione, da un lato organizzando l’attività sanitaria, dall’altro sostenendo la tenuta economica del sistema, da garantire attraverso corposi investimenti pubblici: dal sostegno al credito alle garanzie a contrasto della disoccupazione, dai ristori per le categorie che hanno più sofferto, al sostegno alla crescita delle imprese”.
“Sono partiti oltre 3000 cantieri in tutta la Lombardia, di cui 378 sono già stati completati. Uno lo visiteremo questo pomeriggio a Castel Mella dove una vecchia scuola è stata ristrutturata per diventare un edificio ora destinato alla Polizia locale. Non solo le risorse del Piano Lombardia. Altre risorse, ha ricordato il presidente Fontana, sono state recentemente poste sul territorio bresciano per investire sul futuro e colmare i gap infrastrutturali: dal bando Piccoli comuni, a quello sulla rigenerazione urbana, sino alle risorse contro il dissesto idrogeologico. “Un territorio per essere più competitivo deve essere meglio connesso. Per questo Regine Lombardia – ha aggiunto – vuole dare il suo contributo alla realizzazione di opere fondamentali per il territorio, far sì che si possano realizzare nel modo più rapido possibile, come l’autostrada della Val Trompia, il cui avvio del cantiere è stato appena confermato, o le varianti di Caffaro e di Gargnano“.
“Per quanto riguarda gli investimenti ferroviari – ha ricordato – sono state anticipate le raccomandazioni del Recovery plan sulla transizione ecologica, dal momento che stiamo mettendo in campo un progetto innovativo in cui crediamo molto, quello di una ‘hydrogen valley’, che farà della provincia di Brescia uno dei primi luoghi in Europa dove si sperimenterà questa progettazione”. Infine sull’aeroporto di Montichiari: “Rientrerà al centro di una discussione di rivalutazione generale e messa in rete di tutti gli aeroporti lombardi per essere rivalorizzato come merita e portare sviluppo al territorio” ha assicurato il presidente.
Tra i progetti di sviluppo del territorio, in particolare, sono stati individuati i più strategici, a cui sono stati destinati 51,9 milioni di euro per infrastrutture viarie e 23,5 milioni per infrastrutture ferroviarie, tra cui gli interventi segnalati come priorità attraverso il lavoro dei Tavoli Territoriali, come la Tangenziale di Peschiera, la strada litoranea da Iseo a Pisogne, l’Interramento della Statale 42.
Oltre 31 milioni andranno alla difesa del suolo, 30 milioni sono destinati all’impiantistica sportiva, 11 milioni alla scuola e università, 3,1 milioni di euro alla valorizzazione dei laghi, 5 milioni al turismo e alla cultura e 10 milioni a varie infrastrutture sociali. “Vogliamo concentrarci sullo sviluppo sostenibile della nostra economia e sono certo che il territorio di Brescia, che è particolarmente rilevante in questo senso nel panorama regionale, saprà approfittarne. I numeri positivi dell’economia locale registrati dai più recenti studi confindustriali, del resto, ce lo stanno già confermando”.