FOG Triennale Milano Performing Arts, dall’11 maggio la quarta edizione

0
253

Dall’11 maggio al 21 luglio 2021 ritorna FOG Triennale Milano Performing Arts, il
festival di Triennale Milano dedicato alle più interessanti e coinvolgenti espressioni di teatro, danza e musica.
La quarta edizione del festival vedrà coinvolti 33 artisti da 7 paesi del mondo
(Stati Uniti, Olanda, Spagna, Belgio, Francia, Svizzera, Italia) in un cartellone di
24 appuntamenti, tra i quali 11 produzioni e coproduzioni targate FOG, 3 prime
assolute, 5 prime nazionali, 3 concerti e 6 dj set per un totale di 61 repliche
complessive.
Alcuni tra i più acclamati protagonisti della scena internazionale daranno vita,
insieme a molte tra le novità più interessanti della performing art italiana, a
una proposta densa e articolata, un caleidoscopio di linguaggi e formati che
segna il ritorno di un progetto unico per la città di Milano, un segnale
importante di rilancio nel quadro di una situazione pandemica ancora in corso in
tutto il mondo.
“Finalmente riparte anche l’attività del nostro teatro, dopo i mesi di chiusura a
causa della pandemia. – afferma Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano.
Vogliamo che questa edizione del festival FOG sia un’occasione per guardare al
futuro, per rafforzare il rapporto con il pubblico e con la città, per continuare la
nostra attività affianco degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo. Triennale,
anche grazie al festival FOG, vuole essere tra i promotori della ripartenza
culturale di Milano e di tutta l’Italia, e lo fa attraverso una programmazione in cui
trovano spazio le diverse forme della cultura contemporanea. A scadenza dei
suoi due mandati, ci tengo molto, in rappresentanza del CdA della Fondazione La
Triennale di Milano che presiedo, a ringraziare Severino Salvemini per
l’importante contributo culturale e gestionale che ha dato all’identità del nostro
teatro in questi anni in cui è stato Presidente della Fondazione CRT/Teatro
dell’Arte. Allo stesso modo i miei ringraziamenti vanno a tutti i membri del CdA
uscente.”
La quarta edizione di FOG si inserisce in maniera organica nell’offerta culturale di
Triennale Milano, abitando fisicamente gli spazi del Palazzo dell’Arte e
valorizzandone lo spirito di apertura alla città: “Ripartire con il festival
internazionale – afferma Umberto Angelini, Direttore artistico di Triennale
Milano Teatro e Chief curator per teatro, danza, performance, musica di
Triennale Milano – conferma la natura di Triennale Milano Teatro come spazio
aperto alla ricerca e alla complessità del mondo. E tornare a frequentare un
Triennale Milano festival come FOG significa compiere un gesto radicale di socialità per discutere e confrontarsi su formati disciplinari ibridi attorno alle tematiche che
attraversano la società oggi.”
L’attuale contingenza storica ha reso molte di queste tematiche più che mai
urgenti, e non può che rafforzare la mission di un festival da sempre interessato
a indagare in profondità gli snodi chiave del contemporaneo.
Tra questi, la quarta edizione di FOG sceglie di affrontare il tema del potere e i
suoi meccanismi, il rapporto dominante/dominati e le sue inesorabili dinamiche
ne Il Terzo Reich di Romeo Castellucci, che dal 9 all’11 giugno segna
ufficialmente l’inizio della collaborazione con il più importante regista italiano
vivente (Grand Invité di Triennale per il quadriennio 2021-2024); nell’atteso
debutto milanese di Chi ha ucciso mio padre di Daria Deflorian e Antonio
Tagliarini, duo creativo tra i più apprezzati della scena italiana, che si confronta
qui con l’opera di un autore di culto della nuova letteratura europea, Édouard
Louis (21-23 maggio); nella prima italiana di Will you marry me? (13-14 giugno),
nuova performance dell’artista milanese Sara Leghissa, già parte di Strasse
insieme a F. De Isabella, e nel debutto di ARA! ARA! di Ginevra Panzetti / Enrico
Ticconi, seconda parte del dittico iniziato con AeReA (vincitore nel 2019 della
prima edizione del Premio Hermès Danza Triennale Milano), che chiuderà il
festival il 20 e 21 luglio. Il potere, nella sua accezione positiva, si trasforma in
potere infinito dell’immaginazione dello spettatore nella performance immersiva
Book is a Book is a Book (3-6 giugno) che segna il ritorno della formazione
elvetica Trickster-p, impegnata ancora una volta nel suo originale
attraversamento dei generi.
Il rapporto uomo-natura – lo studio della biodiversità e dei difficili equilibri tra le
specie – costituisce da tempo oggetto d’indagine privilegiato per Triennale, e
ritorna tra i temi fondamentali di questa quarta edizione di FOG Triennale
Milano Performing Arts. Lo spostamento della visione all’interno di questo
rapporto e il conseguente scacco dell’antropocentrismo sono il punto di
partenza dello spettacolo di apertura del festival, Are we not drawn onward to
new erA di Ontroerend Goed (11-12 maggio), pluripremiato collettivo belga
vincitore del Total Theatre Award a Edimburgo, ma percorrono in profondità
anche il suggestivo NO RAMA di Annamaria Ajmone (1-2 luglio), interprete
affermata della nuova danza italiana, e i lavori di Industria Indipendente (Klub
Taiga – Dear Darkness, 18-19 giugno) e di madalena reversa (Romantic Disaster
/ studio, 6 luglio), entrambi protagonisti dell’ultima edizione della Biennale
Teatro di Venezia diretta da Antonio Latella.
La riflessione sull’uomo e sui suoi ecosistemi di riferimento non può prescindere
dall’attenzione a quelle comunità che formano il mondo e che lo abitano: la
quarta edizione di FOG ribadisce ancora una volta il proprio duplice sguardo, in
rapporto costante con il mondo e la comunità globale, e tuttavia mai dimentico
del dialogo vitale con le comunità degli artisti e del pubblico che abitano il suo
territorio di riferimento. L’identità dell’individuo, della sua costruzione in
rapporto con queste comunità, è al centro di BEAT dell’esplosivo duo londinese
Igor x Moreno (18 giugno); dell’ultimo lavoro del Premio del Teatro dell’Académie
Française Pascal Rambert, Sorelle, prima milanese co-prodotta con TPE –
Teatro Piemonte Europa (14-16 maggio); dell’ironia surreale de La codista, prima
nazionale firmata dall’attrice e regista olandese Marleen Scholten (31 maggio-1
giugno); dell’atteso debutto del trio Luigi De Angelis, Michele Di Stefano e
Lorenzo Gleijeses in Corcovado, altra prima assoluta targata FOG (15-17 luglio) e
Triennale Milano della performance per uno spettatore alla volta Sogno 3: la camera degli specchi della giovane artista toscana Reverie (prima assoluta, 13 giugno).
Tema portante della programmazione di questa edizione, e al centro del dibattito culturale contemporaneo, è infine il rapporto con la tradizione popolare, del suo recupero all’interno di una dimensione innervata di contemporaneità, come nel potente Romances inciertos, un autre Orlando di François Chaignaud & Nino Laisné (prima italiana, 28-29 maggio); nel delicato e struggente Save the last dance for me, del Leone d’Oro Alessandro Sciarroni
(15-16 giugno); in Dancer of the Year (24-25 giugno), autentico gioiello dell’étoile
della danza contemporanea Trajal Harrell, dove il confronto con la tradizione
diviene strategia per preservare un intero ecosistema culturale dalla scomparsa.
Tre lavori che confermano ancora una volta il ruolo di primo piano della danza
all’interno della programmazione di Triennale Milano Teatro, insieme al
commovente First Love di Marco D’Agostin (15 giugno), a GHOST We are the
idiots di Barokthegreat – formazione di riferimento della ricerca, guidata da
Sonia Brunelli e Leila Gharib (16 giugno) – e alla prima assoluta di Esercizi per un
manifesto poetico dell’esordiente Collettivo MINE (9 luglio), vincitore del bando
DNA Appunti coreografici (network di cui Triennale Milano Teatro è parte dal
2018 insieme a Cango/Compagnia Virgilio Sieni, Operaestate Festival, L’arboreto
– Teatro Dimora di Mondaino, Fondazione Romaeuropa e Gender Bender
Festival).
Alla danza e alla performance si affianca con sempre maggiore forza anche la
musica, alla quale è dedicato un vero e proprio palinsesto convergente curato in
collaborazione con Radio Raheem, Resident Radio di Triennale Milano e
autentica antenna culturale della città. Il programma delle Raheem Sessions
prevede sei serate a ingresso libero di musica dal vivo e dj set e tre serate live,
che vedranno protagonisti sul palco del Giardino di Triennale i più interessanti
artisti emergenti della ricerca musicale italiana: Generic Animal, Plastica (23
giugno); Mana, Palazzi D’Oriente, Furtherset (14 luglio); 72-Hour Post Fight,
Archivio Futuro (21 luglio).

Articolo precedenteCovid, Lombardia: continuano a diminuire i ricoverati, i positivi sono 2.304 (4,4%)
Articolo successivoCovid, primo week end con riapertura cinema, musei e teatri
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.