Terrorismo, ex brigatisti arrestati in Francia

Sette ex membri delle Brigate Rosse sono stati arrestati questa mattina in Francia su richiesta dell'Italia, mentre altri tre risultano ricercati. Tra gli arrestati il bergamasco Narciso Manenti

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Sette ex membri delle Brigate Rosse sono stati arrestati questa mattina in Francia su richiesta dell’Italia, mentre altri tre risultano ricercati. Lo ha comunicato l’Eliseo. I dieci sono accusati di atti di terrorismo risalenti agli anni ’70 e ’80. Dei 7 fermati, quattro hanno una condanna all’ergastolo: Roberta Capelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi – tutti e tre ex appartenenti alle Brigate Rosse – e Narciso Manenti, dei nuclei armati contropotere territoriale. Per Giovanni Alimonti ed Enzo Calvitti, anche loro delle Br, la pena da scontare è rispettivamente 11 anni, 6 mesi e 9 giorni e 18 anni, 7 mesi e 25 giorni. Giorgio Pietrostefani, ex di Lotta Continua, deve scontare una pena di 14 anni, 2 mesi e 11 giorni. Tra gli arrestati il bergamasco Narciso Manenti, ex Nuclei Armati Contropotere Territoriale, condannato all’ergastolo. «Non c’erano motivi per non eseguire il mandato d’arresto» e la Procura di Bergamo «ha lavorato per dimostrarlo». Lo ha spiegato il procuratore della città orobica, Antonio Chiappani . Manenti era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, ucciso a Bergamo il 13 marzo del ’79 e per altri reati. Sposato dall’85 con una cittadina francese, su di lui pendevano un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Bergamo nell’86 e un mandato di cattura europeo che sarebbe scaduto il 6 luglio del 2023.

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