“Non possiamo non sottolineare con forza che il limite del 50% di capienza sui mezzi pubblici è un limite molto basso, se traguardiamo un ritorno alla normalità. È un limite che rischia di non essere compatibile con il ritorno alla normalità della mobilità”. Lo ha detto Arrigo Giana, direttore generale di ATM, questa mattina nel corso di una conferenza stampa in Cadorna commentando il passaggio in zona gialla di lunedì.
“Il Comitato Tecnico Scientifico farà le valutazioni e ci dirà quali sono le condizioni di contorno, ma lo ribadisco, diciamo che, a condizioni date, il ritorno alla normalità completa sui mezzi pubblici non è possibile, non è compatibile. Per questo noi ribadiamo la necessità di uno scaglionamento degli orari, perché il ritorno alla normalità della mobilità con il 50% non è compatibile. Quindi, lo scaglionamento degli orari deve drenare dalla fasce critiche. Se poi il Cts, anche in prospettiva di settembre, vorrà proporre un tema di una proporzionalità della capienza rispetto al colore delle zone potrebbe essere una soluzione, ma non saremo noi a dire che è il 50-60 o il 70% , non sono considerazioni che ci spettano. Quello che dobbiamo fare è rilevare quando c’è un problema e in questo caso rischiamo di averlo”, ha concluso Giana.
Dal canto suo Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, spiega che “da settembre dello scorso anno abbiamo potenziato il servizio del trasporto ferroviario e giriamo con il servizio al massimo della nostra capacità che vuol dire più di 2.100 treni al giorno e 180 collegamenti automobilistici di rinforzo: questo ci consente di dire che l’offerta così dimensionata può reggere fino a un certo punto. Con il 50 per cento di capacità, riusciamo a portare al massimo 550/600mila persone al giorno. Oggi siamo circa a 350mila: dovesse crescere la domanda abbiamo il problema del potenziale sovraffollamento”.