“Soddisfazione” per il via all’impiego dei test salivari-molecolari anche in Italia, a partire da maggio, viene espressa da parte della vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti.
Con una lettera inviata dalla vicepresidente al ministro della Salute, Roberto Speranza, Regione Lombardia aveva chiesto ieri che il Cts nazionale approvasse in tempi rapidi l’utilizzo dell’innovativo test messo punto dall’Università degli Studi di Milano. Una richiesta formale già avanzata lo scorso 12 gennaio.
Il ministro Speranza ha, quindi, confermato che i test già autorizzati in Paesi del G7, come proprio il salivare-molecolare, possono essere automaticamente usati anche nel nostro Paese. “Questo strumento diagnostico, già in uso in Europa e Stati Uniti – spiega la vicepresidente Moratti – non comporta la presenza di personale sanitario per la raccolta del campione e pertanto, nella sua estrema semplicità e praticità, si presenta ideale per le scuole”.
“Il test salivare molecolare – rimarca Moratti – non dipendendo da operatori professionali e da luoghi dedicati, consentirebbe di liberare una notevole quantità di risorse attualmente impiegate in personale e logistica come oggi impongono i tamponi. Questo vantaggio appare allo stato attuale di notevole importanza, dato che il Paese e le Regioni stanno organizzando una campagna vaccinale di lunga durata e ampia portata e, contemporaneamente, piani di riaperture progressive di tante attività sociali e produttive”.