Myanmar, Coldiretti: l’Europa blocca il riso dei generali golpisti

L’Unione Europea si appresta a bloccare le esportazioni di riso dei militari golpisti della Birmania (Myanmar). Le importazioni di riso in Italia dalla Birmania hanno superato nel 2020 i 13 milioni di chili.

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L’Unione Europea si appresta a bloccare le esportazioni di riso dei militari golpisti della Birmania (Myanmar). Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che lunedi 19 aprile il Consiglio dovrebbe adottare una seconda serie di misure restrittive in risposta al colpo di stato militare e alla repressione in corso nel Myanmar che riguardano anche la Myanmar Economic Corporation (MEC), il conglomerato gestito dall’esercito birmano che domina il mercato di esportazione del riso mentre le esportazioni ufficiali di riso da parte di aziende private birmane sono quasi inesistenti. Le importazioni di riso in Italia dalla Birmania hanno superato nel 2020 i 13 milioni di chili per effetto di un aumento del 68% grazie al sistema di preferenze generalizzato con l’Unione Europea di cui gode il Paese asiatico e che si concretizza nell’applicazione dell’accordo Eba (tutto tranne le armi) che consente – denuncia la Coldiretti – di esportare in Europa tutto senza dazi, tranne appunto le armi. L’aumento delle importazioni dalla Birmania – continua Coldiretti – è destinato inevitabilmente a sostenere i golpisti in divisa al centro dell’accusa di violazione dei diritti umani ma anche di “genocidio intenzionale” per i crimini commessi contro la minoranza musulmana dei Rohingya alla quale sono stati sottratti i terreni coltivati. Alla luce del colpo di Stato e della repressione di regime è quindi necessario – conclude la Coldiretti –adottare misure restrittive come hanno fatto altri paesi per costringere il regime del Paese asiatico a sospendere la dura repressione in atto.

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