Sindaco arrestato, mascherine per Rsa distribuite a parenti e amici

"Le mascherine ai miei, che non ne hanno". Così chiedeva, intercettata dai carabinieri, l'ex moglie del sindaco di Opera Antonino Nucera, arrestato e posto ai domiciliari, oggi, insieme ad altre 4 persone, per una vicenda di appalti e corruzione.

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Secondo le indagini, il sindaco di Opera Antonino Nucera,  arrestato questa mattina insieme ad altre 4 persone per una vicenda di appalti e corruzione, nei primi mesi della pandemia distribuiva mascherine chirugiche a parenti e amici, destinate invece alle farmacie comunali e alla Rsa.  Nucera, posto ai domiciliari, in merito alla presunta indebita gestione di mascherine chirurgiche è indagato “perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità di Sindaco del Comune di Opera, si appropriava di un numero stimato di 2.880 dispositivi di protezione individuale”. Nella specie”, si legge nell’ordinanza  firmata dal gip Fabrizio Filice, si tratta di “mascherine, destinate, nei quantitativi di seguito indicati, alla RSA Anni Azzurri Mirasole di Opera – Frazione Noverasco (forniture da parte della Città Metropolitana di Milano e dalla Protezione Civile) e alla farmacia comunale di Opera, in particolare: 2.380 dispositivi diretti alla RSA; 500 dispositivi facenti parte della fornitura alla farmacia comunale”. “Le mascherine ai miei, che non ne hanno”. Così chiedeva, intercettata dai carabinieri, l’ex moglie del sindaco. “Perché loro vanno a fare la spesa senza mettersele, capito – aggiungeva la donna – le hanno finite”. E in un’altra telefonata, una dipendente comunale chiedeva al sindaco mascherine per i colleghi dipendenti: “Ascolta sindaco… le mascherine, quelle azzurre, ne hai rubate un po’ di quelle che dovevano andare alla Rsa?”. Talvolta invece era il sindaco a chiedere le mascherine, come durante un colloquio telefonico proprio con il direttore di una Rsa: “Come stai direttore, come sei messo a mascherine? Mi aiuti? Ne hai un po’ per me?”. E l’altro: “E che fai prima me le dai e poi me le togli?”. E dopo una risata: “Me ne hanno date un po’ facciamo metà e metà”. “Io vengo lì che faccio tutta la scena, hai capito che voglio dire? Con te, facciamo due foto, perché giusto che ti do risalto…”. In più occasioni, infatti, il primo cittadino si era fatto fotografare mentre distribuiva mascherine a personale a vario titolo impegnato per la pandemia.

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