Autoriciclaggio e falsa dichiarazione in voluntary disclosure. Sono le ipotesi di reato con cui la Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati il presidente Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana. Contestualmente, i pm hanno chiesto una rogatoria in Svizzera sul conto del presidente lombardo, spiegando alle autorità elvetiche di voler “completare la documentazione allegata alla domanda di voluntary disclosure del 2016” presentata “dall’avvocato Attilio Fontana“, per “approfondire alcuni movimenti finanziari”. A darne notizia è stato il procuratore Francesco Greco, con un comunicato stampa in cui ha spiegato come la difesa del governatore si sia “oggi dichiarata disponibile a fornire ogni chiarimento” anche con produzione di documenti o “presentazione spontanea dell’assistito”. Al centro della tranche di indagine emersa col caso ‘camici’ ci sono i 5,3 milioni di euro su un conto svizzero.
Soldi all’estero, indagato Fontana
Le ipotesi di reato della Procura di Milano sono autoriciclaggio e false dichiarazioni nella voluntary. Rogatoria in Svizzera.