“Oggi per la prima volta in Italia, una multinazionale del delivery sigla un contratto, dopo una negoziazione avvenuta tra tutte le parti sociali, avviando un processo che porta la figura del fattorino all’interno del Contratto Collettivo Nazionale della Logistica, Trasporti, Merci e Spedizioni riconoscendo piene tutele alle lavoratrici e ai lavoratori dell’azienda, che saranno tutti assunti finalmente con un contratto di lavoro vero diventando dipendenti”. Lo annuncia Deliverance Milano, la piattaforma di rappresentanza dei rider che spiega: “I rider di Just Eat si vedono riconosciuti una paga oraria, un monte ore garantito in fasce a tempo indeterminato per chi già lavorava con l’azienda (esercitando il diritto di prelazione e potendo indicare le proprie preferenze e disponibilità, senza sottoporsi a un periodo di prova), ferie, malattia, mensilità aggiuntive, trattamento di fine rapporto, congedo parentale, assegni familiari, maggiorazioni, premi di produzione, rimborsi per i mezzi, permessi, assicurazioni e diritti sindacali. La retribuzione del personale viaggiante viene riconosciuta ad una cifra comprensiva di tutti gli istituti contrattuali della subordinazione, per un compenso medio pari a 10,20 euro lorde, a partire dal primo anno, come salario d’entrata, fino alla piena applicazione del CCNL Logistica entro due anni. Il gruppo Just Eat Take Away attraverso questo contratto riconosce anche lo status di lavoratori a tutti gli effetti per i suoi corrieri, cambiando assetto organizzativo (passaggio non banale) si impegna a favorire la riqualificazione della natura del rapporto di lavoro riportando la figura del fattorino delle consegne a domicilio nell’alveo del lavoro garantito. Vigileremo sul contratto e sulla sua applicazione nei vari processi aziendali battendoci per il suo rispetto e miglioramento. Dalle strade come ogni altra volta partiremo, dalla base e dal basso, come abbiamo sempre fatto. Siamo fieri di poter dire che da un Regolamento Aziendale proposto all’inizio del confronto su livelli salariali in linea con un Contratto Collettivo Nazionale dei Multiservizi siamo riusciti ad ottenere miglioramenti sostanziali. Crediamo che questo sia soltanto un altro passo fondamentale verso la regolamentazione generale del settore e lo stralcio dell’accordo capestro firmato da UGL e Assodelivery, nella lunga battaglia che ormai da anni portiamo avanti verso il riconoscimento dei nostri diritti. Aspettiamo notizie anche da Assodelivery a questo punto, perché non dimentichiamo che c’è un tavolo di negoziazione in sospeso con Glovo, Deliveroo, Uber Eats e Social Food sul tema della salute e la sicurezza sanitaria dei lavoratori e una contrattazione da affrontare su tutele e diritti”, conclude Deliverance Milano. (MiaNews)