Sindacati: ennesima aggressione a capotreno, investire in sicurezza

Sputi, insulti, calci e pugni da parte di un gruppo di delinquenti contro una capotreno tra Milano Lancetti e Villapizzone; le organizzazioni dei lavoratori chiedono più sicurezza per i ferrovieri.

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“L’ennesima aggressione ai danni di una lavoratrice capotreno”, sabato scorso, alle ore 21.55, tra le stazioni di Milano Lancetti e Milano Villapizzone, sul treno 24676 di Trenord. “La lavoratrice, nello svolgimento delle proprie mansioni, è stata bersaglio di sputi, insulti, calci e pugni da parte di un gruppo di delinquenti, che l’hanno costretta a ricorrere alle cure mediche dell’ospedale più vicino”, si legge in un comunicato di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil, SLM Fast Confsal, UGL Ferrovieri, Faisa Cisal. “Oltre ai segni visibili di tale grave fatto, a segnare resta, psicologicamente, la violenza inaudita che ha travolto la giovane collega. Da tempo i sindacati denunciano tali atti criminali e ingiustificabili, sintomo di gravi situazioni di disagio vissuti nel nostro Paese e, contemporaneamente, chiedono tavoli di confronto dedicati al tema della sicurezza a terra e a bordo dei treni. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil, SLM Fast Confsal, UGL Ferrovieri, Faisa Cisal esprimono solidarietà e vicinanza alla lavoratrice vittima di questa vile aggressione e invitano con forza istituzioni ed aziende, anch’esse parti coinvolte, ad attivare tutte le risorse possibili affinché si possano riaprire i tavoli di confronto per riportare al centro il tema della sicurezza”.

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