Hanno 15 e 17 anni, i due giovani a capo della gang di Precotto che si fa chiamare “KO Gang” che negli ultimi mesi si è resa protagonista di almeno quattro diversi episodi di rapina e pestaggio a danno di coetanei e cittadini incrociati sulle linee Atm utilizzate per spostarsi nelle zone nord-est della città, tra viale Palmanova e Bicocca. I due, identificati dagli agenti del commissariato Villa San Giovanni dopo aver a lungo visionato le immagini riprese dalle telecamere, si trovano ora in carcere, mentre altri quattro componenti della baby gang – composta da circa 15 giovani – sono al momento indagati. I primi due episodi di rapina risalgono al 10 gennaio 2021, quando alcuni minorenni vengono fermati, verso le 18, nelle vicinanze della stazione di Crescenzago e derubati dei telefoni cellulari: una delle vittime, però, conoscendo gli aggressori, riesce a farsi riconsegnare la refurtiva chiamando anche in soccorso alcuni amici più grandi. E sono proprio i tre maggiorenni intervenuti che, accerchiati dalla gang, vengono privati di telefoni e di una cassa bluetooth. Due settimane più tardi, il 26 di gennaio, la gang di Precotto si ripete aggredendo un 46enne peruviano incontrato, verso le 20, sulla linea Atm 53. L’uomo, sceso dal mezzo, viene pestato a calci e pugni con una prognosi di 10 giorni. Il 9 febbraio, invece, un’altra rapina ai danni di un minorenne. Sempre per portargli via il telefono cellulare. Sei componenti del gruppo stanno camminando lungo via Pontano quando vedono una coppia di minorenni: uno di loro riesce a fuggire, l’altro diventa vittima del branco. Pochi giorni più tardi, il 13 febbraio, la KO Gang fa visita all’Esselunga di viale Adriano, uno dei luoghi di ritrovo. All’ingresso nel supermercato, il 15enne, che viene fermato dal personale della security, risponde con una minaccia eloquente: “Ti prendo la pistola e ti sparo in gola”. Queste evidenze, però, hanno permesso alla Polizia di Stato di ricostruire un episodio avvenuto, proprio in zona viale Adriano, sulla linea 86, lo 27 luglio 2020. La KO Gang – in quell’occasione erano presenti sia il 15enne che il suo compagno 17enne – costrinse il conducente dell’Atm a fermare il mezzo perché nessuno dei ragazzi indossava la mascherina. I giovani, non solo minacciarono, ma arrivarono anche a spaccargli gli specchietti retrovisori rendendo impossibile il proseguimento della corsa.