Giornata contro le mafie: Lombardia ricorda sacerdoti uccisi

0
220

Quest’anno la giornata regionale dell’impegno contro le mafie del Consiglio regionale è stata dedicata al ricordo dei Sacerdoti vittime di mafia. “L’impegno e il ricordo devono procedere insieme, non può esistere l’una cosa senza l’altra”, ha detto il Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti, introducendo la giornata che la Commissione Antimafia, presieduta da Monica Forte, ha organizzato quest’anno in streaming.
Il ricordo e l’impegno devono essere più competenti e motivati possibile, per questo la nostra scelta è quella di coinvolgere le scuole” ha detto Borghetti.

Nando Dalla Chiesa
 (Presidente del Comitato scientifico in materia di Contrasto ai fenomeni della criminalità mafiosa) ha sottolineato il valore civile di quelle scelte dei sacerdoti la cui vicenda fa parte della storia morale, civile e culturale del Paese.  “Piu i fatti si allontanano nel tempo – ha osservato Dalla Chiesa-   più la memoria non solo non si perde, ma cresce”.  Le testimonianze ed i lavori in video di tre istituti scolastici hanno reso vibrante il senso dell’iniziativa, ricordando figure di sacerdoti che hanno pagato con la vita il loro impegno per la legalità e la coraggiosa traduzione civile del messaggio evangelico. L’Istituto Falcone di Gallarate ha quindi ricordato don Costantino Stella, il Liceo De Andre di Brescia ha lavorato su don Peppe Diana, assassinato addirittura in Chiesa nel ‘94, mentre il Liceo Galilei su don Stefano Caronia.

Coraggio, scelta, consapevolezza di “chi sono, da che parte devo stare e perché”: questo, nelle parole di Monica Forte, il segno dell’azione di questi sacerdoti che hanno “disturbato” le mafie, interferendo con le loro modalità e con il loro controllo che oggi è “anche politico, economico e finanziario”. “Bisogna far nascere una pastorale sociale, formata da una rete di istituzioni, che radichino nella società valori incompatibili con la mentalità mafiosa”, ha suggerito Forte. A conclusione della mattinata, una “tavola rotonda “, moderata da Lucia Capuzzi di Avvenire, con Don Virgilio Colmegnadon Massimo Mapelli e don Giacomo Panizza, esempi di lotta evangelica per la giustizia sociale e la legalità. I Sacerdoti hanno dialogato sul ruolo della criminalità organizzata, in particolare nella situazione di povertà crescente dovuta alla pandemia ed hanno condiviso – anche regalando suggestioni e ricordi personali agli oltre mille ragazzi collegati e al pubblico in ascolto – la loro esperienza sul campo di quelle che sono le connivenze e le strutture culturali che rendono possibile il radicamento mafioso.

Alla giornata hanno partecipato, per la Giunta, Fabrizio Sala (Assessore all’Istruzione), Riccardo De Corato (Assessore alla Sicurezza) e Melania De Nichilo Rizzoli (Assessore alla Formazione) e, per l’Ufficio Scolastico Regionale, Simona Chinelli. L’Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, ha inviato un messaggio di apprezzamento che è stato letto durante l’eventoL’appuntamento nazionale per il ricordo delle vittime di mafia è per domenica 21 marzo, il primo giorno di primavera, simbolo di quella speranza e rinascita,  che – insieme al valore della vita – sono state spesso evocate nel corso dell’incontro di oggi.

Articolo precedenteCovid, a Milano ripartite le somministrazioni AstraZeneca
Articolo successivoCovid, Lombardia: i nuovi casi sono 5.518 (8,4%), i decessi sono stati 80
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.