Area C, Sala: “Minacce esposti in Procura complicano rapporti con la Regione”

Si infiamma la polemica sulla ztl a pagamento accesa anche in zona rossa, con le opposizioni che minacciano esposti e chiedono al Prefetto di spegnere le telecamere . Al sindaco replica De Corato (FdI): "Io sono consigliere comunale ed esercito i miei diritti costituzionali, forse il sindaco Sala lo dimentica perché ai consigli comunali non partecipa mai".

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“La polemica su Area C è strumentale da parte di una forza di opposizione che non riesce a produrre nessuna idea per la città e utilizza questo per opporsi. Per chi deve lavorare, presupponendo che si vada prima delle 10 e mi pare che sia la normalità, il problema non c’è. Dopo chi viene in centro in questa situazione? Noi staremo fermi così sempre disponibili, se cambiassero le condizioni, ad essere molto flessibili”. Lo ha detto il sindaco, Giuseppe Sala, a margine della commemorazione per ricordare le vittime del Covid in piazza della Scala chiarendo la posizione della Giunta in merito al dibattito su Area C. In merito alla discussione su Area C “la politica ormai è questa: fare esposti in Procura, chiedere che il Prefetto di autorità intervenga, vuol dire che non c’è un’idea diversa, è una politica molto triste quella che porta a fare esposti in Procura, qualcuno se ne prenderà la responsabilità e ne riparleremo tra qualche anno. Poi vedremo cosa succederà se le cose vanno avanti così”, ha aggiunto Sala, a margine della commemorazione per ricordare le vittime del Covid in piazza della Scala. “Qualcuno se ne prenderà con precisione la responsabilità e non mi riferisco solo a consiglieri comunali di Milano ma anche ad assessori della Regione Lombardia che continuano a minacciare esposti e in tal modo rendono difficile sostenere i rapporti tra Comune e Regione – ha proseguito il sindaco -. Se un mio assessore si permettesse di minacciare un esposto in Procura senza la mia autorizzazione io lo caccerei il giorno dopo, se non lo fai vuol dire che la vedi così anche tu”. Pronta la replica di uno degli esponenti dell’opposizione chiamato in causa, anche se non per nome, da Sala; Riccardo De Corato. “Io sono consigliere comunale ed esercito i miei diritti costituzionali, forse il sindaco Sala lo dimentica perché ai consigli comunali non partecipa mai. Dall’11 gennaio io non l’ho mai visto in aula una volta il sindaco. Con Fontana non ne abbiamo mai parlato di questo tema degli esposti in Procura, non c’è motivo di farlo. Sono consigliere comunale ed esercito un mio diritto”. Così Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia e consigliere comunale di Fratelli d’Italia. L’esposto in Procura contro la decisione di Palazzo Marino di attivare le telecamere di Area C nonostante la zona rossa, “lo devo ancora presentare”, “Area C è ancora in corso, sto aspettando di verificarne gli effetti prima di presentarlo”, ha detto ancora. Un’altra replica al sindaco arriva da Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino: “Sala è il più assenteista del Consiglio Comunale, dunque non si capisce come fa a lamentarsi delle nostre proposte se non le ha mai ascoltate. Su mobilità, stadio, commercio, rigenerazione urbana è lui a praticare la politica del rinvio e dei ricorsi. Milano ha bisogno di un sindaco che decide non che fa campagna elettorale da Sant’Ambrogio. Al momento Sala ha solo ripescato la solita vecchia politica ambientalista basata su divieti: no piano parcheggi, no rigenerazione periferie, no stadio, no aiuti al commercio. Ora speriamo che a furia di seguire i verdi non blocchi pure le vasche del Seveso e il teleriscaldamento”. Attacca anche Silvia Sardone, consigliere comunale della Lega: “Con che coraggio il sindaco Sala parla di polemiche strumentali sulla decisione da parte della sua giunta di tenere accese le telecamere di Area C? La nostra è una richiesta più che legittima e le immagini che ogni mattina vediamo sui mezzi pubblici sono la conferma più lampante della necessità di sospendere il pedaggio consentendo a milanesi e pendolari di raggiungere la città anche in auto. Siamo in una situazione di emergenza sanitaria e la sinistra, pur di incassare i soldi di Area C, è disposta a giocare sulla salute dei cittadini che devono scegliere se pagare o se rischiare il contagio ammassati sugli autobus, sulle metro e sui tram. Una follia: il sindaco Sala si vergogni per le sue dichiarazioni, non tanto perché screditano il sacrosanto diritto dell’opposizione di proporre soluzioni, ma perché sottovalutano e minimizzano le esigenze e la salute dei milanesi”.

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